Fedeltà – Diario dalla Palestina 165
Di solito quando ci sono gli incontri con i bambini, tutti arrivano un po’ alla spicciolata: così faccio in modo di essere sempre già qui, per non lasciarli fuori dalla porta anche se arrivano in anticipo. Così, se siamo già in tanti, inizio qualche attività. Però è capitata una volta in cui c’era solo Mohab, e allora gli ho dato il Joypad per giocare a Pro Evolution Soccer – che è anche l’unico gioco che ho installato sul pc (a ragione).
Così succede che lui viene sempre un po’ prima, per farsi un paio di partite. Per chi ne sa, la modalità diventa “un mito”. Intanto, mentre lui gioca, finisco di preparare le cose, o giro su internet sul fisso dell’ufficio. Oggi ho visto un video bellissimo, ma proprio bellissimo, sulla proposition 8, la legge (semplifico) che andrà a cancellare i matrimonî omosessuali contratti in California prima del referendum di novembre. Talmente bello, il video, che mi sono commosso. Io ero dall’altra parte della scrivanìa, e Mohab deve essersene accorto, perché poco dopo l’arrivo di Ahlam lei mi ha chiesto: «perché piangevi, prima?».
Non mi stupisce, perché anche qualche lacrima di commozione, per un maschio – qui – sono è cosa incredibile. Ahlam non la pensa così, ma Mohab deve aver registrato il fatto. Così quando Ahlam me l’ha domandato ho detto, beh, era per un video… poi ho aggiunto: dài, te lo faccio vedere. «Then you’ll say if it’s disgusting» (come mi dice sempre lei), e così ha subito capito che si trattava dell’omosessualità – delle volte mi domando se anche lei non pensi che io sia omosessuale, come una suora che conosco, perché parlo sempre dell’ingiustizia dei pregiudizî. Lei non ha pianto, però alla fine era molto stordita. Ma non tanto per l’omosessualità in sé, anche se ha scoperto meno di un anno fa dell’esistenza degli omosessuali, ma per un’altra faccenda – mi ha detto: «non pensavo che loro si… possono amare» – eccolo il nocciolo del pregiudizio! – «pensavo fossero interessati solo a… una cosa» «Sex?», le ho chiesto. «Yes».
Ho capito che avrei potuto fare tantissimi discorsi, spiegarle infinite cose, ragionamenti inoppugnabili quanto astrusi, ma niente avrebbe potuto ingenerare lo stesso sentimento di quegli occhi felici e così evidentemente innamorati: in cui l’unica anormalità è quella trasparenza del proprio amore, aura così rara in giro
Ora spegnete le luci, mettete a tutto schermo, e volume abbastanza alto: Fedeltà.
Grazie a River.