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Questa immagine, tratta da qui, raccoglie la top ten dei libri più segnalati come inappropriati nelle biblioteche americane per tutto lo scorso anno. Le freccette spiegano le ragioni per cui i libri sono considerati “sconvenienti”, e sono le più diverse: da cose ragionevoli come il razzismo o il sessismo, a cose più bacchettone come il suicidio o la retorica antifamiliare, fino a cose del tutto irragionevoli come la nudità o l’omosessualità.
Di cose curiose ce ne sono: il Giovane Holden – che destò comprensibile scandalo al tempo della pubblicazione – ma che è tutt’ora sesto nella classifica dei libri più segnalati perché sessualmente esplicito, inappropriato per i più giovani, e contenente un linguaggio offensivo. C’è La custode di mia sorella, quello del film con Cameron Diaz, che le raccoglie tutte: dalla droga al suicidio, dal sessiamo all’omosessualità, passando per la violenza e l’immancabile linguaggio offensivo. C’è poi la saga di Twilight perché “esprime un punto di vista religioso” – non sto scherzando – oltre a linguaggio offensivo e l’età inadatta. Al primo posto c’è una serie di romanzi per adolescenti scritta interamente in “linguaggio sms”, o linguaggio di chat, per diverse ragioni dalle droghe alla nudità. E poi c’è al secondo posto, And Tango Makes Three, il libro di cui si era parlato anche in Italia dei due pinguini, maschi, che “adottano” un piccolo pinguino. Come immaginerete il libro ha scalato le classifiche grazie a un solo tema: quello dell’omosessualità. Su cui, evidentemente, i pinguini sono più avanti degli esseri umani.
Vi consiglio di cliccare sopra l’immagine per ingrandirla:
Scusa la precisazione, ma si tratta di libri segnalati come inappropriati nelle biblioteche e non nelle librerie. Comunque la sostanza non cambia, classifica interessante, ciao
@ Cristina:
Sì, hai ragione, inglesismo sciocco. Sono ovviamente le biblioteche: le librerie vendono icché gli pare.
Grazie della correzione.
Trovo davvero sciocco che ci sia “to kill a mockingbird”, (“il buio oltre la siepe”). Lo lessi da ragazzina e mi piacque moltissimo: lo trovo non solo adatto ma proprio consigliabile.
C’è anche “a guardia nel campo di segale”.
Infanzia schifa!