Due a zero

Avevo scritto che percepivo una misura di disagio nell’esclusione delle liste del PDL dalla competizione nel Lazio, nell’ipotetico caso in cui, successivamente, si dimostrasse ago della bilancia in un’eventuale vittoria di Bonino.

Di sicuro è un malessere ridicolo rispetto alla cialtroneria truffaldina che hanno approvato ora per rimettersi in gioco. Altro che conflitto di interessi, altro che leggi ad personam. In tutti quei casi, per lo meno, si parlava di leggi per arricchirsi o per fuggire un processo. Ma questo decreto è ancora più grave, è una meta-legge ad personam: è una legge che una maggioranza fa per vincere le elezioni.

A livello ideale è come se ora approvassero una legge – lo so che non si può, ma capiamoci – in cui sanciscono che il simbolo dei partiti della coalizione al governo deve essere grande il doppio di quello dei partiti d’opposizione. Sembra proprio «il pallone ce l’ho io, cominciamo da due a zero per me, sennò non si gioca».

9 Replies to “Due a zero”

  1. Ma sei proprio sicuro che una legge del tipo :” il simbolo dei partiti della coalizione al governo deve essere grande il doppio di quello dei partiti d’opposizione”.
    Sia proprio impossibile?
    Ormai non mi stupirei più di nulla!!!
    Tipo:”La grandezza dei simboli sulla scheda elettorale è proporzionale al numero dei voti presi nella consultazione precedente, ove questa fosse favorevole all’attuale maggioranza parlamentare”.

  2. Io sono incavolato nero con Bersani, e non capisco perché non abbia organizzato una manifestazione da mesi, invece di lasciar fare al solito imbecille di Di Pietro.

  3. La manifestazione si farà, ne sono certo!
    L’Italia tutta ne ha bisogno, bisogna manifestare iìtutto il disgusto per questo modo di fare politica.
    Dobbiamo manifestare, devono farci manifestare, se non manifesto SCOPPIO!!!

  4. alla fine è stato solamente sancito per legge quello che è ovvio da tempo

    chi sbaglia invece di pagare e prendersi la responsabilità dell’errore, trova la scappatoia per far sparire l’errore

    sono giochi di prestigio
    il trucco c’è e si vede pure
    ma per vedere bisogna prima guardare

  5. Stavo per scriverti com’appunto sulla lista della spesa “Ecco, Giovanni, guarda, hai scritto proprio un post del cazzo”. Lo rimane, ma non lo fo. tutti uff, però.

  6. Io non so che pensare: che due delle sedi più importanti d’Italia del PDL vengano escluse una perchè aveva 500 firme false/invalide e una perchè ha presentato IN RITARDO la propria lista. Questi dovrebbero avere un’esperienza politica di anni e anni e compiono un errore del genere!! Siamo alle comiche… che faranno ridere amaramente. la situazione è talmente assurda che quasi non ha senso fare le elezioni in questo modo. Checchè succeda, non pensavo potesse esistere tanta incapacità politica

  7. Le manifestazioni non servono ad un piffero, se non a ricompattare le rispettive parti. E dato che il controllo dei mezzi di informazione non ce l’abbiamo, significa solo farsi rinchiudere nella classica “guerra di cifre” e fare il loro gioco.

    Quello che serve è battere e ribattere sempre e comunque su questi punti, da parte dei partiti. Ah, e per noi elettori andare a votare in massa. Ha ragione Zucconi: l’unica manifestazione che conta, è l’elezione. Se andiamo a protestare in piazza e poi non votiamo o disperdiamo il voto, perché i nostri rappresentanti non sono perfetti, non stupiamoci dei risultati.

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