Lunedì degli aneddoti – III – Il caso Plutone

Quando mi capita di leggere un aneddoto carino, da qualche parte, me lo appunto per non dimenticarlo: così ora ho un piccolo mazzo di aneddoti che ogni tanto racconto. Pensavo di farci un libro, un giorno, ma forse è più carino pubblicarne uno, ogni tanto, sul blog. Questo ‘ogni tanto’ sarà ogni lunedì.

Il caso Plutone

Ciascun corpo celeste – secondo la propria massa e posizione – influenza le orbite degli astri più prossimi, interdipendenza che permette delle deduzioni. Così era stato scoperto Nettuno: l’orbita “perturbata” di Urano aveva suggerito la presenza di un ottavo pianeta del Sistema Solare in un determinato punto: si puntò lì il telescopio, ed ecco Nettuno! Il condizionamento presentato, però, non sembrava sufficiente a motivare l’anomalia nell’orbita di Urano, né a giustificare quella di Nettuno stesso: così si iniziò a ipotizzare l’esistenza di un nono pianeta. Furono fatti altri calcoli teorici ed esattamente nel punto indicato dalle stime fu scoperto Plutone. Tuttavia, nei sessant’anni successivi, ci si rese conto che le dimensioni di Plutone non erano quelle prospettate. L’arcano fu svelato nel 1992, quando si scoprì che la misurazione della massa di Nettuno era stata sbagliata, che così tornavano tutti i conti, e che Plutone era stato scoperto per caso.

[Qui il primo: Brutti e liberi qui il secondo: Grande Raccordo Anulare]