Sette anni di guai

Un bambino di 7 anni non voleva andare in chiesa, allora è scappato… con la macchina! L’immagine dello sportello che si apre, e ne esce quel frugoletto è bellissima:


Video.

13 Replies to “Sette anni di guai”

  1. @ Giampaolo Mannucci:
    Questa battuta maschilista (almeno su questo blog) potevi evitarcela…
    Ho lavorato per tanti anni in un’agenzia di assicurazioni e il 90% degli incidenti erano provocati da uomini; se vai a leggere le statistiche te lo confermeranno…
    Il bambino è un vero eroe, chissà quanti vorrebbero fare come lui e non hanno il coraggio ahahahah…fantastico.

  2. @ angia:
    Miii che serieta’, scusa
    Speriamo che Giovanni cancelli la battuta in modo da purificare il blog da simili scempi, chiedo ancora scusa

  3. @ Giampaolo Mannucci:
    Macché cancellare.
    Ognuno è libero di dire ciò che pensa, io ti ho solo fatto notare che questo modo di dire nasconde un falso evidente.
    Sono ben altri gli scempi che si fanno nei confronti delle donne, ma anche le piccolezze a volte danno fastidio.

  4. So’ romano de’ Roma 😀

    Ma ho acquisito alcuni termini siculi dalla mia donna, che e’ di Licata appunto.
    Dico pure mingia spesso e volentieri (anziche’ minchia)

    In pratica per loro le h sono davvero mute, per esempio chiesa diventa ciesa, me fa taja’ ‘sta cosa 😀

  5. E’ proprio vero che il dialetto cambia anche solo spostandosi di pochi chilometri. Qui (Sicilia occidentale) si dice “minchia” e “chiesa”.
    Una volta ho sentito parlare il dialetto di Petralia Sottana e non ci ho capito un’acca.
    Però il “Miiii” è universale…
    Comunque se volete imparare un dialetto siciliano davvero spassoso vi consiglio di leggere Camilleri, nei suoi libri ho imparato parole esilaranti, davvero intraducibili in italiano.

  6. angia ha scritto:

    Questa battuta maschilista (almeno su questo blog) potevi evitarcela…
    Ho lavorato per tanti anni in un’agenzia di assicurazioni e il 90% degli incidenti erano provocati da uomini; se vai a leggere le statistiche te lo confermeranno…

    Lo spunto è più interessante di quello che sembra una critica a un altro commentatore: quindi tu, Angia, credi che non bisognerebbe fare battute sulla guida delle donne né su quella degli uomini o – vista la statistica – bisognerebbe farle solo sulla guida degli uomini?

  7. @ Giovanni Fontana:
    Mannucci aveva scritto “guida meglio di tante donne”, il che vuol dire che la maggioranza delle donne guida male. Se avere incidenti significa guidare male, allora dovremmo dire che quel bambino guida meglio di tanti uomini.
    Poi, si possono fare tutte le battute di questo mondo, magari evitando gli stereotipi e i preconcetti. O anche non, c’è libertà di parola. E di replica.

  8. Guarda, Angela, che io dicevo seriamente. Visto che avevi portato due argomenti, in un qualche modo di diversa direzione, volevo sapere come risolvevi la cosa: assodato che gli uomini creano più incidenti penseresti più sensato non farci battute o sì?

  9. @ Giovanni Fontana:
    A dire il vero alle battute non è richiesta la sensatezza.
    Dunque, si possono fare battute insensate (se fanno ridere è anche meglio).
    Ti dirò che quella battuta mi è sembrata la solita (trita e ritrita) che si può dire tra uomini al bar (sicuramente non era quella l’intenzione, però..).
    E’ solo per quello che ho replicato.
    Se solo avesse usato l’aggettivo “alcune” invece di “molte”, non avrei avuto nulla da ridire.

  10. Giovanni Fontana ha scritto:

    (…) volevo sapere come risolvevi (…)

    Mi vengono i brrrividi!
    Poveri verbi! Povera lingua italiana!

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