Lunedà29 settembre

Ouagadougou – Diario dalla Palestina 69

Ecco un post squisitamente autoreferenziale, dicono che non ne rimmarrete delusi; dovete sapere che io, prima di un po’ di tempo fa, ero una di quelle persone noiose a cui piacciono quelle cose noiose, tipo la metrica, la poesia del 1200, le capitali, etc.

Poi, come raccontavo qui, mi son reso conto che mi mancavano la vita e il mondo, che dentro quel negozio di tabaccheria eccetera. Così ho buttato via un po’ tutto e ho deciso di non rimanere là, in quella università tanto accogliente da sprofondarci.

Però, dopo un anno di salutare disintossicazione, ho riniziato a frequentare quelle cose lì; e ho approfittato dell’inevitabile isolamento connaturato a un soggiorno solitario in Palestina per obbligarmi a tornare su ciò che avevo misuratamente amato: mi sono portato la Commedia e altra roba più scema da imparare a memoria, perché saperle così mi dà quel gusto di sentirle, le cose.

Ogni sera – dopo il thè alla menta da Afram, Mike, Omar, i due Amin e gli altri girevoli avventori – torno a casa e imparo qualcosina prima di dormire: Rodari, Trilussa, Fabrizi, solo cose che ti fanno fare un bel sorriso.
E qui vi propongo Campanile, perché a una tavolata di suore è così piaciuto (vabbè che devono essere buone per statuto…) che mi hanno tributato una trentina di secondi d’applauso.

9 risposte a “Lunedà29 settembre”

  1. ti ho dedicato 1 minuto di applausi un pò per superare le suore un pò perchè lo meritavi!

    capito per caso sul tuo diario… complimenti.

    un bacio

    Simona

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