Ptaref Batigol? – Diario dalla Palestina 72
Mi trovo a Zababde, non proprio a Jenin, un villaggio vicino. Piccolo ma abbastanza noto perché si narra di una sosta della Madonna per riposarsi in questi luoghi: anche per questo è uno dei pochissimi paesi della Palestina a essere ancora a maggioranza cristiana. E il sindaco lo è per legge. Nonostante ciò, a distanza d’occhiata, vedo due minareti (quindi moschee) che per un villaggio di neanche quattromila abitanti, di cui soltanto un migliaio dovrebbero essere mussulmani, non sono pochi.
Stamattina ho fatto una passeggiata per il villaggio e tutti m’hanno riconosciuto, del resto la grande maggioranza dei cristiani era presente alla festa di addio al celibato (ne racconterò!), ieri.
Anche qui qualche cristiano mi sconsiglia di entrare nei negozi mussulmani, che di par loro – assumendomi cristiano? – non ricambiano: anzi oggi il padrone del negozio che avrei dovuto evitare, non soltanto – udite udite – non ha provato a fregarmi sul prezzo, ma dopo avermi confuso per un americano, ha glissato «eh, vabbè, americani, italiani, argentini, siete tutti benvenuti».
Chissà perché argentini.
p.s. Perdonerete – in questi giorni – la pubblicazione contemporanea di pagine scritte in momenti diversi ma, come potete immaginare, le contingenze lo impongono.
mi viene in mente la frase “tutto il mondo è paese”…