Faticosa analisi di un post di Beppe Grillo

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Qualche giorno fa ho fatto un post in cui criticavo le difese a oltranza del proprio politico di riferimento. Valeva per il PDL con Berlusconi, per l’IdV con Di Pietro, per la Lega con qualunque delle canaglie che hanno nella dirigenza, e valeva un po’ per tutti i partiti; ma l’esempio più calzante era sicuramente Beppe Grillo, per il consenso dogmatico che riscuote fra moltissimi dei suoi simpatizzanti.

Nella mia critica sono stato abbastanza feroce, ho definito Grillo un populista e un capobastone, e nei commenti mi hanno chiesto perché pensassi queste cose. Ho risposto che non sapevo da dove cominciare, che non è mai una buona risposta, e ho elencato un po’ di cose. Poi ho deciso da dove cominciare, sono andato sul blog di Beppe Grillo e ho letto l’ultimo post, uno a caso, senza particolare significato: non l’ho scelto come esempio. E non c’era una frase su cui non avessi qualcosa da contestare.

Io davvero non capisco come ci siano persone che siano d’accordo con queste cose. Quello che segue è un faticoso, e noioso, fisking del post di Beppe Grillo. Quello che segue è l’intero post, non una selezione delle frasi meno condivisibili.

Comincia così:

Gli astrologi sono più seri dei sondaggisti

Non è vero.

, ci prendono di più

Non è vero.

Nicola Piepoli è il “decano” dei veggenti

Calunnia.

politici una via di mezzo tra un Sibillo Cumano e l’Oracolo di Arcore

Associazione ridicolizzante.

A pochi giorni dalle elezioni comunali stroncò così le velleità del MoVimento 5 Stelle a Milano: “Sarà impalpabile, vale poco più dell’uno per cento.” Il Piepolone

Nomignolo.

sull’ insuccesso del MoVimento non aveva dubbi

Senza prove.

, ci metteva le mani sul fuoco

Senza prove.

confortato dai suoi studi politico- astrologici di una vita.

Calunnia.

Il giorno dopo i sondaggisti (ma chi li paga?)

Domanda retorica.

si trasformano in opinionisti.

Insinuazione.

Vanno in televisione a spiegare perché le loro analisi erano giuste anche se i numeri erano sbagliati. La cosa straordinaria è che li invitino, ancora più straordinario è che nessuno li prenda a calci nel culo.

Insulto.

Anzi, più le sparano grosse, più la loro autorevolezza aumenta.

Non è vero.

Il sondaggio è la prima arma elettorale di persuasione di massa.

Complotto.

Se la maggior parte delle persone non vota per un certo partito è inutile votarlo.

Autocontraddizione.

Sarebbe un voto disperso, inutile. La teoria del “voto utile” nasce da qui. Il sondaggio ti cancella e l’elettore, di riflesso, non ti prende più in considerazione

Complotto.

Il voto è utile solo se va al Pdl o al Pdmenoelle, i più grossi, le coalizioni.

Complotto + nomignolo.

Il MoVimento 5 Stelle non era presente in quasi tutti i sondaggi o veniva inserito nella categoria “altri”. Un lavoro metodico

Complotto.

in cui i giornalai

Populismo + nomignolo + insulto.

di sinistra e di destra hanno lavorato senza sosta

Complotto.

omettendo

Complotto.

il nome “MoVimento 5 Stelle” e sostituendolo con “grillini”

Pretestuoso.

per disorientare l’elettore.

Complotto.

Gli stessi che ci hanno insultato per mesi con i termini più spregiativi ci chiedono

Senza prove + senza prove.

ora di fare una scelta: “O di quà, o di là”. Sono pregati gentilmente di non insistere.

Miracolo! Ci stava una parolaccia, un insulto, un complotto, e non ce l’ha messo!
(però “qua” si scrive senza accento)

La scelta non è tra un partito o l’altro. Vent’anni di logiche spartitorie non hanno ancora aperto gli occhi a molte persone.

Complotto + falsa coscienza.

Il MoVimento 5 Stelle è anti sistema

Populismo.

, si batte per la scomparsa dei partiti

Populismo + autocontraddizione.

che hanno trasformato la democrazia in partitocrazia

Populismo + complotto.

. Il cittadino deve farsi Stato e i partiti devono fare le valigie. I partiti hanno incassato un miliardo di euro di finanziamenti pubblici.

Populismo + autocontraddizione.

Sono l’acqua in cui vivono. Toglietegli l’acqua e i pesci, che si dividono tra piranha e squali

Populismo + insulto + insulto.

, scompariranno.

Populismo.

Sopra e oltre.

Incomprensibile.

37 Replies to “Faticosa analisi di un post di Beppe Grillo”

  1. Non per difendere Grillo, che trovo inqualificabile sotto ogni punto di vista, ma il sospetto che i sondaggi siano usati strumentalmente non è così complottista secondo me.

  2. rosalux scrive::

    ma il sospetto che i sondaggi siano usati strumentalmente non è così complottista secondo me.

    Che Berluconi dica “un sondaggio mi dà al 99% di apprezzamento” come strumento di propaganda non ho dubbî, ma – sulla fattispecie precisa – tu pensi che ci sia una regia occulta dei “giornalai di destra e di sinistra” per mettere il M5S fra gli “altri”?

    Oppure è, semplicemente, una considerazione politica che fanno? Non per paura, ordini, o eterodirezione, ma semplicemente per fare il loro mestiere?

    (so, o almeno sono quasi certo che pensi la seconda, è per farti capire cosa intendo per complotto)

  3. adesso lo faccio un debunking e INVITO A SCROLLARE IN BASSO CON VELOCITÀ

    “Qualche giorno fa ho fatto un post in cui criticavo le difese a oltranza del proprio politico di riferimento. Valeva per il PDL con Berlusconi, per l’IdV con Di Pietro, per la Lega con qualunque delle canaglie che hanno nella dirigenza, e valeva un po’ per tutti i partiti; ma l’esempio più calzante era sicuramente Beppe Grillo, per il consenso dogmatico che riscuote fra moltissimi dei suoi simpatizzanti.

    Nella mia critica sono stato abbastanza feroce, ho definito Grillo un populista e un capobastone, e nei commenti mi hanno chiesto perché pensassi queste cose. Ho risposto che non sapevo da dove cominciare, che non è mai una buona risposta, e ho elencato un po’ di cose. Poi ho deciso da dove cominciare, sono andato sul blog di Beppe Grillo e ho letto l’ultimo post, uno a caso, senza particolare significato: non l’ho scelto come esempio. E non c’era una frase su cui non avessi qualcosa da contestare.

    Io davvero non capisco come ci siano persone che siano d’accordo con queste cose. Quello che segue è un faticoso, e noioso, fisking del post di Beppe Grillo. Quello che segue è l’intero post, non una selezione delle frasi meno condivisibili.

    Comincia così:

    Gli astrologi sono più seri dei sondaggisti

    Non è vero.

    , ci prendono di più

    Non è vero.

    Nicola Piepoli è il “decano” dei veggenti

    Calunnia.

    politici una via di mezzo tra un Sibillo Cumano e l’Oracolo di Arcore

    Associazione ridicolizzante.

    A pochi giorni dalle elezioni comunali stroncò così le velleità del MoVimento 5 Stelle a Milano: “Sarà impalpabile, vale poco più dell’uno per cento.” Il Piepolone

    Nomignolo.

    sull’ insuccesso del MoVimento non aveva dubbi

    Senza prove.

    , ci metteva le mani sul fuoco

    Senza prove.

    confortato dai suoi studi politico- astrologici di una vita.

    Calunnia.

    Il giorno dopo i sondaggisti (ma chi li paga?)

    Domanda retorica.

    si trasformano in opinionisti.

    Insinuazione.

    Vanno in televisione a spiegare perché le loro analisi erano giuste anche se i numeri erano sbagliati. La cosa straordinaria è che li invitino, ancora più straordinario è che nessuno li prenda a calci nel culo.

    Insulto.

    Anzi, più le sparano grosse, più la loro autorevolezza aumenta.

    Non è vero.

    Il sondaggio è la prima arma elettorale di persuasione di massa.

    Complotto.

    Se la maggior parte delle persone non vota per un certo partito è inutile votarlo.

    Autocontraddizione.

    Sarebbe un voto disperso, inutile. La teoria del “voto utile” nasce da qui. Il sondaggio ti cancella e l’elettore, di riflesso, non ti prende più in considerazione

    Complotto.

    Il voto è utile solo se va al Pdl o al Pdmenoelle, i più grossi, le coalizioni.

    Complotto + nomignolo.

    Il MoVimento 5 Stelle non era presente in quasi tutti i sondaggi o veniva inserito nella categoria “altri”. Un lavoro metodico

    Complotto.

    in cui i giornalai

    Populismo + Nomignolo + Insulto.

    di sinistra e di destra hanno lavorato senza sosta

    Complotto.

    omettendo

    Complotto.

    il nome “MoVimento 5 Stelle” e sostituendolo con “grillini”

    Pretestuoso.

    per disorientare l’elettore.

    Complotto.

    Gli stessi che ci hanno insultato per mesi con i termini più spregiativi ci chiedono

    Senza prove + senza prove.

    ora di fare una scelta: “O di quà, o di là”. Sono pregati gentilmente di non insistere.

    Miracolo! Ci stava una parolaccia, un insulto, un complotto, e non ce l’ha messo!
    (però “qua” si scrive senza accento)

    La scelta non è tra un partito o l’altro. Vent’anni di logiche spartitorie non hanno ancora aperto gli occhi a molte persone.

    Complotto + falsa coscienza.

    Il MoVimento 5 Stelle è anti sistema

    Populismo.

    , si batte per la scomparsa dei partiti

    Populismo + autocontraddizione.

    che hanno trasformato la democrazia in partitocrazia

    Populismo + Complotto.

    . Il cittadino deve farsi Stato e i partiti devono fare le valigie. I partiti hanno incassato un miliardo di euro di finanziamenti pubblici.

    Populismo + autocontraddizione.

    Sono l’acqua in cui vivono. Toglietegli l’acqua e i pesci, che si dividono tra piranha e squali

    Populismo + insulto + insulto.

    , scompariranno.

    Populismo.

    Sopra e oltre.

    Incomprensibile.”

    Classico esempio di decontestualizzazione, come al solito non si bada ai contenuti e al messaggio ma ai nomignoli e alle battute provocatorie.

  4. rosalux scrive::

    Non per difendere Grillo, che trovo inqualificabile sotto ogni punto di vista, ma il sospetto che i sondaggi siano usati strumentalmente non è così complottista secondo me.

    Secondo me e` praticamente certo e dimostrabile. O quantomeno si puo` arrivare a dimostrare che o i sondaggisti non sanno fare il loro mestiere (molto improbabile) o i numeri dei sondaggi sono ritoccati per scopi politici.

    Dimostrazione: lascia perdere le stime puntuali (candidato tot ha il tot% di preferenze) e prendi i casi in cui ti danno gli intervalli di confidenza (la forchetta). L’intervallo viaggia associato con una certa probabilita` di ricoprire il valore vero, tipicamente – mi dicono sempre a meno che non esplicitamente indicato diversamente – il 95%. Ne consegue che i sondaggi sulle intenzioni di voto fatti abbastanza vicini al voto dovrebbero darti una forchetta che *non* comprende quello che sara` il risultato finale con una frequenza una volta su venti elezioni. Non mi sembra sia questo il caso, nemmeno lontanamente.

    Ripeto: o sono sottostimati gli errori (-> non sai fare il tuo mestiere) o c’e` un bias politico.

  5. Gentile Fontana,
    anche io non amo questi “Grillini” che difendono il loro “leader” a prescindere, e concordo nel dire che Grillo non è coerente in molte sue dichiarazioni.
    Ma oggi anche lei ha esagerato. Non esisterà un complotto contro Grillo ma sicuramente l’intero movimento viene boicottato quando deve presentarsi sulla scena nazionale. Riguardo ai sondaggi le hanno già ricordato che sono strumentali, la considerazione politica dei giornalisti è stata palesemente errata nel momento in cui sapevamo in tanti, anche lei, che il M5S era più che radicato in Emilia e Piemonte rispetto ad un FLI o ai 3-4 partiti di “sinistra estrema” che litigano su chi sia più rosso. La questione del “voto utile” è una storpiatura della democrazia rappresentativa, svelata e non introdotta da Grillo. Dire che si cerca di “disorientare l’elettore” non è pensare in modo complottista, è la realtà dei nostri tempi in questa nostra nazione.
    Gentile Fontana, lei ha voluto isolare il verbo “omettendo” per commentarlo con “complotto”. Capisce la forzatura che vuole fare su Grillo dequalificando il verbo “omettere”?
    Insomma io trovo le sue critiche tutto sommato giuste ma non mi aspettavo assolutamente tanto vigore che per fare passare Grillo per uno completamente in preda ai suoi isterismi. Grillo non è un eroe e i Grillini non lo hanno capito, a lei invece non sta simpatico e questo post lo dimostra in modo palese.
    Mi sbaglio di molto?

  6. Grande post, forse non sono del tutto d’accordo con te (mai votato e mai voterò grillo) però hai colto nel segno utilizzando le stesse armi di colui che critichi. Gran bel post!

  7. Ciao Mattia, diamoci del tu.

    Mattia scrive::

    Mi sbaglio di molto?

    Sull’antipatia sì, nel senso che l’unico spettacolo di Grillo che vidi, tempo addietro, mi fece ridere. In ogni caso è una questione del tutto irrilevante, l’antipatia o la simpatia, ciò di cui amo discutere è la sostanza.

    Mattia scrive::

    Riguardo ai sondaggi le hanno già ricordato che sono strumentali, la considerazione politica dei giornalisti è stata palesemente errata nel momento in cui sapevamo in tanti, anche lei, che il M5S era più che radicato in Emilia e Piemonte rispetto ad un FLI o ai 3-4 partiti di “sinistra estrema” che litigano su chi sia più rosso

    Io mica intendevo questa come considerazione “politica”, e infatti parlo di “considerazione politica” non numerica. Evidentemente quei giornalisti pensano – non li biasimo – che il movimento di Grillo non abbia uno spessore politico che altri partiti hanno. È una considerazione politica, può essere giusta o sbagliata, ma non c’è nessun complotto.

    In ogni caso quello che Grillo scrive è che “giornalai di destra e di sinistra” si siano messi d’accordo per farlo. Questo è il complotto, e questo io trovo ridicolo.

    Mattia scrive::

    La questione del “voto utile” è una storpiatura della democrazia rappresentativa, svelata e non introdotta da Grillo.

    Sono d’accordo a metà. Nel senso che io trovo più che legittimo decidere di dare un voto “inutile” (e qualche volta l’ho fatto), perfino – trovo legittimo – astenersi (e una volta l’ho fatto, quando al comune di Roma, con la sinistra, si presentarono “Forza Roma” e “Avanti Lazio”). Tuttavia, non penso che sia una storpiatura: credo che fare di queste considerazioni sia più che legittimo.

    Mattia scrive::

    Dire che si cerca di “disorientare l’elettore” non è pensare in modo complottista, è la realtà dei nostri tempi in questa nostra nazione.

    Se si ha una forma mentis complottista. Altrimenti, si cerca di “convincere” l’elettore.

    Mattia scrive::

    Gentile Fontana, lei ha voluto isolare il verbo “omettendo” per commentarlo con “complotto”. Capisce la forzatura che vuole fare su Grillo dequalificando il verbo “omettere”?

    No, non voglio fare nessuna forzatura. Ho isolato (anzi, non ho isolato nulla, ho preso tutto il post, l’ho messo in quote, e poi ho iniziato a fermarmi e togliere il quote ogni volta che trovavo una frase con cui non ero d’accordo) – in quella frase – due accuse di complotto. La prima nel fatto che i “giornalai di destra e di sinistra” avrebbero “lavorato senza sosta”, la seconda nel fatto che – di proposito – avessero “omesso” il m5s “per disorientare l’elettore”.

    È un pensiero assurdo, spaventoso, io ho paura perché nel mondo c’è gente che riesce a immaginare tutta questa sporcizia.

    Mattia scrive::

    Insomma io trovo le sue critiche tutto sommato giuste ma non mi aspettavo assolutamente tanto vigore che per fare passare Grillo per uno completamente in preda ai suoi isterismi

    Guarda, Mattia, il mio obiettivo in questo post era l’esatto contrario, come scritto nella premessa: volevo fare un post completamente asettico, solamente commentando un post di Grillo. Evidentemente, almeno a tuo parere, non ci sono riuscito. È un’opinione che considero. Ma – davvero – non attaccarci più significati di quelli che ci sono.

  8. a me questa mania per la parola partitocrazia (anche i radicali ce l’hanno) fa venire le bolle

    è solo un termine dispregiativo per definire la democrazia rappresentativa che è, come è logico che sia, basata sui partiti

    e poi vorrei sapere cosa c’è di più partitocratico del donare il 75% del proprio stipendio di consigliere regionale o comunale al movimento, come fanno i grillini

  9. Ho avuto una discussione simile giusto qualche giorno fa, devo dire che ad un certo punto ho preferite cedere e non continuarla perche’ generalmente con i sostenitori di certa gente non ci ragioni.

    Gente come Grillo o Di Pietro, per il populismo dei loro argomenti ed in particolar modo l’astio per Berlusconi, sono visti come paladini, ogni punto negativo che presentavo al loro conto vedeva le due risposte ‘ma te voti il PDL, cosa vuoi capirci’, quando pure non votando tale partito ed avendolo contestato a piu’ riprese, era usato a mio descredito in un’insensato pensiero ‘se non sei con me sei contro di me, sei il nemico’.
    In alternativa, ‘ma vuoi paragonare le loro magagne con quelle dei nostri attuali politici?’. Scusarli perche’ c’e’ di peggio e’ imbarazzante…

    Quello che la gente non capisce e’ che un Grillo per assurdo e’ allo stesso livello di Berlusconi, sono etrambi sintomi di quanto sia marcia e decaduta la politica italiana, quanto sia diventata simile al calcio, siamo diventati tifosi.

    PS. non ho gli accenti, quindi accontentati degli apostrofi :p

  10. dasnake scrive::

    o sono sottostimati gli errori (-> non sai fare il tuo mestiere) o c’e` un bias politico.

    la risposta caritatevole non complottista e’ che sono sottostimati gli errori perche ci sono difficolta oggettive di campionamento che esulano da competenze tecniche….anche le previsioni meteo sono imprecise in Italia, troppi microclimi, lo stesso vale per i sondaggi, troppe microrealta. finito li.

    ste polemiche sui sondaggi le leggo solo in Italia. in Altri paesi pubblico e politici li considerano per quello che sono, approssimazioni imprecise e fallaci di realta’ complesse e fluide senza pontificare tanto. quello che il pubblico deve richiedere e raramente vedo riportato e’ la modalita di campionamento (automatico/manuale vs. cell phone vs land phones) e le dimensioni del campione e la percentuale dei nonresponders.

  11. ciao, giovanni

    intanto anch’io sto avendo la cura grillo sul mio blog: l’aspetto inquietante è che ho portato all’estremo l’assurdità di una proposta di grillo (quella di ridurre il debito pubblico – attenzione, il debito, non il deficit – semplicemente agendo sugli sprechi) e invece di contestarmi l’assurdità qualcuno ha cercato di trovarci una razionalità.

    comunque, sperando di non andare OT, non so se hai notato, ma leggendo il post che tu hai citato, non ti assale una sensazione di “déjà lu”? come un mix tra il pannella prima versione (quello che tuonava contro il sistema partitocratico) e il mussolini prima versione (i giornalai, i partiti considerati come vecchiumi inutili e che devono fare le valigie). comunque, abbiamo tutti visto la fine che ha fatto pannella, l’antipartitocratico che a ogni elezioni politica va a elemosinare a destra e sinistra e a chi gli offre di più concede l’appoggio. e sappiamo ancor meglio come mussolini mise in pratica i suoi proclami.

  12. Max scrive::

    la risposta caritatevole non complottista e’ che sono sottostimati gli errori perche ci sono difficolta oggettive di campionamento che esulano da competenze tecniche….anche le previsioni meteo

    Le difficolta` oggettive etc etc *devono* finire nella stima dell’errore, e` quello il mestiere (oltre a costruire per bene il campione, per minimizzare le suddette difficolta` oggettive). Se non fai bene quello non fai bene il sondaggio.
    Ti viene che il 95% CL per i candidati e` troppo grande per separarli? Se non me lo dici ci vedo della malizia.

    ste polemiche sui sondaggi le leggo solo in Italia. in Altri paesi pubblico e politici li considerano per quello che sono, approssimazioni imprecise e fallaci di realta’ complesse e fluide senza pontificare tanto. quello che il pubblico

    Uhmm. Non lo so, mi mancano i dati per giudicare per bene, ma io non sono cosi` convinto che non si possano fare per bene. In altri paesi infatti sbagliano molto molto meno.

  13. Giovanni Fontana scrive::

    Ma – davvero – non attaccarci più significati di quelli che ci sono.

    Si Giovanni, me ne scuso. Era una piccola provocazione la mia, per cogliere la tua attenzione di cui ti ringrazio.
    Rimango d’accordo con te in linea di massima, ho solo il dubbio che se facessimo lo stesso lavoro per ogni “politico canonico” uscirebbero le stesse incongruenze e codardie spalmate su più interventi invece che su uno solo. Cosa voglio dire? Che forse (davvero lo dico in punta di piedi) Grillo non è da amare od odiare bensì da tradurre. Va preso a livello concettuale e non letterale. Se no facciamo come i grillini o gli anti-grillo.

  14. Daniele scrive::

    Classico esempio di decontestualizzazione, come al solito non si bada ai contenuti e al messaggio ma ai nomignoli e alle battute provocatorie.

    decontestualizzazione?

    il post di Grillo è primo di contenuti e messaggi e le “battute provocatorie” nei confronti degli avversari politici sono completamente paragonabili a quelle sessiste di Berlusconi, a quelle razziste di Bossi o peggio ancora di Benito Mussolini e i suoi bivacchi di manipoli.

    Tutto populismo di bassa lega che il popolo bue fa proprio nel nome della finta antipolitica

    Non a caso le affermazioni di Grillo che si definisce un comico e non un politico, sono copiacarbone di quelle di Berlusconi che si autodefinisce un imprenditore prestato alla politica e si riferisce “ai politici” in terza persona.

  15. Mattia scrive::

    Grillo non è da amare od odiare bensì da tradurre. Va preso a livello concettuale e non letterale.

    è come per le profezie di Nostradamus o i fondi del te, ci leggi quello che vuoi e così trovi sempre il modo di giustificare qualunque boiata, qualunque offesa

  16. Gli astrologi sono più seri dei sondaggisti
    Non è vero.
    È una battuta.

    Nicola Piepoli è il “decano” dei veggenti
    Calunnia.
    Sì, ma anche questa non è che una battuta.

    politici una via di mezzo tra un Sibillo Cumano e l’Oracolo di Arcore
    Associazione ridicolizzante.
    Ok, Grillo non ti fa ridere.

    A pochi giorni dalle elezioni comunali stroncò così le velleità del MoVimento 5 Stelle a Milano: “Sarà impalpabile, vale poco più dell’uno per cento.” Il Piepolone
    Nomignolo.
    Ovvio, ma non credo ferisca nell’intimo.

    ,ci metteva le mani sul fuoco
    Senza prove.
    Vero. In questi casi è meglio linkare le fonti.

    confortato dai suoi studi politico-astrologici di una vita.
    Calunnia.
    Sì, ma chi scrive è un comico. È lo spirito del blog che continui a contestare.

    Vanno in televisione a spiegare perché le loro analisi erano giuste anche se i numeri erano sbagliati. La cosa straordinaria è che li invitino, ancora più straordinario è che nessuno li prenda a calci nel culo.
    Insulto.
    Populista. E per quanto riguarda la prima parte aggiungerei: senza prove.

    Il sondaggio è la prima arma elettorale di persuasione di massa.
    Complotto.
    Sì, ma è una visione non del tutto sbagliata. Alla fine è come ascoltare l’opinione di una fonte autorevole: non faccio fatica a credere che influisca sulle menti più superficiali.

    Se la maggior parte delle persone non vota per un certo partito è inutile votarlo.
    Autocontraddizione.
    Non ne vedo in questo caso.

    Il MoVimento 5 Stelle non era presente in quasi tutti i sondaggi o veniva inserito nella categoria “altri”. Un lavoro metodico
    Complotto.
    Metodico magari no. Ma che dia fastidio perché rosicchia voti ed è refrattario ad alleanze è vero.

    in cui i giornalai
    Populismo + nomignolo + insulto.
    Dai su, non è un’analisi in senso critico questa.

    il nome “MoVimento 5 Stelle” e sostituendolo con “grillini”
    Pretestuoso.
    Sì, ma è successo. Hanno un nome, perché devi chiamarli “grillini”? Anche questo è pretestuoso.

    Gli stessi che ci hanno insultato per mesi con i termini più spregiativi ci chiedono
    Senza prove + senza prove.
    Insultato no, ma il M5S è stato accusato di aver tolto voti alla sinistra (!) nelle scorse elezioni.

    Sopra e oltre.
    Incomprensibile.
    Pù che altro mi sa di slogan.

    Questa non mi sembra un’analisi, e mi stupisce che tu l’abbia definita anche “faticosa”.
    Credo invece sia doveroso tracciare un solco tra il personaggio Grillo (che è da sempre e resta una comico pop, gioca sui paradossi della società) e i ragazzi del M5S (che sono attivi sul territorio, importano ed esportano idee spesso utili). Anche se i secondi sono nati da un’idea del primo, ciò non significa che non sappiano camminare con le proprie gambe.

  17. Franco Rivera scrive::
    è come per le profezie di Nostradamus o i fondi del te, ci leggi quello che vuoi e così trovi sempre il modo di giustificare qualunque boiata, qualunque offesa

    Beh… decisamente no, non volevo dire questo. Volevo dire che io Grillo lo percepisco con le sue contraddizioni e cerco ci distinguere tra il “fattibile” (vedasi attività dei consiglieri eletti in Emilia per esempio) ed il “populismo new-age” buttato lì per rinforzare il proprio ruolo di guida. Attenzione però, a mio giudizio sono allocchi tanto quelli che lo considerano il nuovo salvatore quanto quelli che non riescono a vedere dietro il suo populismo.
    Ovvio che uno così non dovrebbe mai essere a capo di un paese, ma non siamo in condizioni di porci questo problema.
    Certo Grillo non considera mai la complessità e riduce tutto a pochi semplici passaggi per “cambiare il volto a questo paese”. Ovviamente è impossibile, ma i semplici passaggi che lui propone sono tra le cose migliori che si siano sentite ultimamente: abolizione finanziamenti ai partiti, referendum nucleare e acqua, questione CIP6, finanziamenti ai giornali..
    Anche io storco il naso quando lo sento dire che “berlusconi e bersani” (esempio) sono uguali. Anche in questo però c’è un fondo di verità (non di caffè) perché in effetti in Italia i due partiti litigano sulle forme ma non sui contenuti. Almeno sui finanziamenti ai partiti, ai giornali, ai petrolieri la pensano sempre uguale.
    In parole povere PD e PDL non sono uguali ma si assomigliano molto (tra l’altro non sono io il primo a dichiarare in crisi identitaria il maggior partito progressista italiano) quindi Grillo ha esagerato ma ha sollevato un problema sostanziale. Che si fa? Gliene diamo atto o ce la facciamo nelle mutande perché quest’uomo è una mina vagante? Ultima cosa: perché Santoro ogni tanto lo intervista nonostante il suo populismo? Io dico che si è accorto di quello che dicevo prima: populista si, coglione no.

  18. Mattia scrive::

    Ovviamente è impossibile, ma i semplici passaggi che lui propone sono tra le cose migliori che si siano sentite ultimamente: abolizione finanziamenti ai partiti, referendum nucleare e acqua, questione CIP6, finanziamenti ai giornali..

    diciamo che nella massa delle boiate che spara a raffica ogni tanto ci prende

    per quanto riguarda le cose che hai citato non vedo certo come grandi novità la richiesta di abolizione del dinanziamento ai partiti (referendum di quasi 20 anni fa), o sul nucleare (referendum di quasi 25 anni fa), e comunque non si tratta di iniziative partite da Grillo ma solo cose che ha fatto proprie, almeno finchè gli servono per lucrarci un po’ sopra vendendo un po’ di DVD e organizzando i suoi comizi a pagamento per i gonzi

    basta ricordare l’uso vergognoso fatto del nome di Stefano Montanari e della vicenda del microscopio, cose che se le avesse fatte un qualunque altro uomo politico ci scriverebbe sopra un post a settimana

  19. Mattia scrive::

    Ultima cosa: perché Santoro ogni tanto lo intervista nonostante il suo populismo? Io dico che si è accorto di quello che dicevo prima: populista si, coglione no.

    Santoro fa il giornalista, ha intervistato anche Emilio Fede, non è che essere intervistati da Santoro equivalga a possedere il bollino di qualità

  20. Gentile Franco,
    è vero che Grillo non inventa niente ma è l’unico che con chiarezza ripropone problemi di 20 anni fa che i cittadini avevano risolto in una direzione e che la politica ha fatto andare nell’altra. questo è un elemento di novità per forza, la realtà oggi è il contrario di quanto da lui RIproposto.
    I comizi nelle piazze sono gratis, il suo lavoro di comico era (ed è) ben retribuito e di successo tanto che non si coglieva la necessità della svolta “socio-politica” che poi ha fatto. La questione Montanari è stata una brutta pagina (per entrambi) che sarebbe da approfondire, specie nella fase della candidatura politica di quest’ultimo. Santoro non distribuisce bollini di qualità ma, da giornalista, sa cogliere gli elementi da mettere sul piatto per intavolare un discorso, evidentemente anche Grillo e Fede (spesso o raramente) sono portatori (o creatori) di argomenti validi.
    Non credevo di poter essere così tanto frainteso: non ho detto che Grillo è un eroe, sono preoccupato del fatto che si ritengano “gonzi” quelli che non lo giudicano così nettamente in negativo. Che poi è sovente la stessa questione di Berlusconi: non odi berlusconi? Sei un pirla. Magari è vero (diciamo probabilmente se può aiutare il nostro confronto) ma non è vero che son tutti pirla, state attenti. Insomma il mio era un invito a non vedere tutto o bianco o nero, specie se pensate ad una singola persona. Lo considero, e dopo questo mi taccio definitivamente e chiedo scusa per lo spazio ed il tempo rubato, uno dei più grandi errori di superficialità che un osservatore (attento) può fare. Che lo facciano i Grillini o i Berlusconiani o i Dipietristi questo errore, non noi che ci riteniamo essere immuni dal carisma di questi Capipopolo.
    Cordialità
    Mattia Manfredi

  21. Mattia scrive::

    … sono preoccupato del fatto che si ritengano “gonzi” quelli che non lo giudicano così nettamente in negativo …

    essere idealisti (non gonzi) per me è una cosa bella, non brutta

    ma rifiutare la verità e non aprire gli occhi su quanto è li davanti a loro non è essere idealisti, significa essere disonesti con se stessi e farsi del male

    tutti coloro che seguono i populisti sono idealisti, se no non li seguirebbero

    ma, attento, i populisti sono le persone più dannose del mondo, sono quelli che rendono grige le anime candide, sono quelle per cui il fine giustifica i mezzi, gente che fa del male a chi gli sta intorno

    per quanto riguarda la vicenda Montanari, il fatto stesso che da parte di grillo si continui a lanciargli addosso fango dopo quanto è successo, per quanto mi riguarda basta e avanza per cancellare ogni singola cosa buona può avere fatto Grillo nella sua vita

  22. @ Franco Rivera:

    Si il populismo spaventa molto anche a me. Cercando la verità mi sono reso conto che forse non esiste in quanto realtà oggettiva, così sono diventato meno categorico di quanto non sia tu. Però ti capisco e ti rispetto perché, intimamente, sono convinto che sia necessaria la complementarietà di persone “radicali” come te per emergere dalla crisi sostanziale in cui siamo finiti. Alla prossima

  23. Condivido in tutto la lettura che dai del post di Grillo e quello che – immagino – ci sia di non detto.

    E’ una perfetta dimostrazione di stile retorico populista. C’è l’assenza di un vero argomento retto da basi scientifiche o etiche; c’è una visione manichea e un ritorno alla logica della Politica come scontro amico-nemico (noi buoni, tutti gli altri cattivi. I pochi cowboy nel forte, le torme di indiani che urlano e si fanno battere all’esterno, come nei western anni ’40); c’è un dileggiare l’avversario e c’è una totale assenza di autoironia.

    Sono i fondamenti del pensiero autoritario e del culto della personalità

  24. Grillo non è il massimo lo devo ammettere. Ma perché hai fatto un’analisi così sgangherata? Come ripeto, Grillo non è il Massimo..

    Grillo non è il massimo lo devo ammettere
    (senza prove)
    Ma perché hai fatto un’analisi così sgangherata?
    (insulto)
    Come ripeto,
    (incomprensibile)
    Grillo non è il Massimo..
    (insinuazione)

  25. Ma cosa dici Fontana; ti avevo considerato una persona diversa, ma sei impazzito??? Grillo dice delle cose che sono condivisibili dalle persone oneste

  26. Nunzio scrive::

    Ma cosa dici Fontana; ti avevo considerato una persona diversa, ma sei impazzito??? Grillo dice delle cose che sono condivisibili dalle persone oneste

    Ecco, questo è un esempio perfetto dell’atteggiamento di cui parlavo poco più sopra: evidentemente avevi una buona opinione di me, e hai una buona opinione di Grillo.

    Consideri completamente inconcepibile l’eventualità che qualcuno sia genuinamente in disaccordo con te, e scrivi “anche tu contro il popolo e a favore della casta dei potenti?”.

    Ti rendi conto?

    Secondo me essere a favore di Grillo è, tanto quanto, “essere a favore della casta dei potenti”. Ti sembra una posizione concepibile o devo per forza essere al soldo della “casta dei potenti”?

  27. La tua analisi è sballata, esamini (con eccessiva meticolosità) frasi di un discorso che nell’insieme possono essere: una battuta, uno sfogo, un’esagerazione voluta dettata dall’esasperazione. Classifichi come populismo qualsiasi critica all’attuale sistema come se davvero appartenessi a una casta lontana dai problemi della maggior parte dei cittadini. Ti scandalizzi davanti a un insulto quando secondo me è anche troppo gentile Grillo nei confronti di gente che provoca, indirettamente, suicidi all’ordine del giorno; dato che molti sono esasperati dalla mancanza di lavoro e da questa società dell’apparire, dove l’intelligenza è bandita in tutti i campi. Grillo non è il mio Dio, le mie idee le avevo prima di conoscerlo, è semplicemente una persona che la pensa come me.

  28. Giovanni Fontana scrive::

    Consideri completamente inconcepibile l’eventualità che qualcuno sia genuinamente in disaccordo con te

    Ma ti rendi conto? qui stai palesemente parlando di te!!! *-*

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