Abbiamo vinto noi, ma abbiamo deciso di perdere

4 su 5

If you are neutral in situations of injustice, you have chosen the side of the oppressor.
Desmond Tutu

Quando due primi ministri di destra, Cameron e Sarkozy, dicono queste cose vuol dire proprio che abbiamo vinto noi. Che l’aiuto agli ultimi e la necessità di oltrepassare il principio storico del conservatorismo – la sovranità – hanno fatto breccia in quelli che cinquant’anni fa sarebbero stati i nostri nemici. I nostri “noi” di qualche tempo fa si congratulerebbero con noi per aver vinto questa grande battaglia di idee.

Ho paura, però, che i nostri “noi” di oggi, invece, faranno tutt’altro. Come in quell’equivoca citazione di Brecht, che mi è sempre sembrata un gioco linguistico, si siederanno al tavolo del torto, perché quello della ragione – che avevano occupato per tanti anni senza successo – è divenuto quello di tutti.

Non so se per narcisismo e necessità d’essere alternativi, o per aver maturato odio per i nostri nemici anziché per le loro sciagurate idee, ma la gente di sinistra che fa tutto il giro del tavolo e inizia a parlare del rispetto della sovranità di un altro Stato, di fronte a questo massacro quotidiano, ha deciso di diventare quello che un tempo avrebbe combattuto e schifato.

È come se, dopo aver vinto la battaglia – anche ideale – contro la segregazione razziale, Rosa Parks avesse pensato: «se i bianchi sono d’accordo con me, significa che ho torto: forse la segregazione era meglio».

15 Replies to “Abbiamo vinto noi, ma abbiamo deciso di perdere”

  1. Giovanni, ma di cosa parli? Ma cosa “avete” vinto? Ma che storia hai studiato? Hai vent’anni, lascia perdere l’ideologia, sei una persona, hai dei principi, ma chi siete “”voi”? La sinistra? Ma fatti furbo, oltre la teoria, avete sempre scelto la parte sbagliata. Un post settario, i “buoni e giusti” e queste scemenze. Non è andata così Giovanni, studia, pensa, ripensaci. Non per ripeterla mille volte una menzogna diventa verità.

  2. Quando si tratta di guerra ho sempre forti dubbi sul fatto che si tratti una opzione salutare a gioco lungo.
    Al contrario è senza dubbio giusto l’embargo sulle armi e la pressione politico/economica esercitata a tutti i livelli

  3. In effetti avresti potuto scrivere questo stesso post 12 anni fa , guerra in kosovo , cambiando solo due nomi .
    Comunque se pensi che adesso la “sinistra” sia dalla parte del torto puoi sempre definirti ” di destra “. Mi dicono sia ancora ammesso dalla Costituzione .

  4. Ormazad scrive::

    Comunque se pensi che adesso la “sinistra” sia dalla parte del torto puoi sempre definirti ” di destra “. Mi dicono sia ancora ammesso dalla Costituzione .

    Oppure continuare a spiegare che mai, nella storia del conservatorismo realista, si è creata una tradizione di interventismo umanitario. Che è una creazione, pressoché esclusiva, della tradizione più progressista (e ottimista) del liberalismo.

    Che Kissinger e Nixon erano completamente disinteressati ai diritti umani e alle forme di governo degli altri Stati (questa è, praticamente, un testuale di Kissinger).

    Solamente di recente, con l’avvento dei neocon – i cui primi nemici sono i realisti di un tempo – che hanno molti tratti in comune con i liberal, anche se nella loro maniera suprematista e filo-americana, si trova qualcosa di simile in quello che, un tempo, era il pensiero di destra. Certo, un pensiero di destra molto particolare: simpatetico verso i diritti delle donne, degli omosessuali, eccetera.

    Lo stesso Bush, prima del 9/11, è stato eletto su una politica estera profondamente isolazionista, in campagna elettorale ha criticato quel sinistroide di Clinton per non essersi interessato agli interessi americani, ma agli interventi umanitari. Quello che, ora, dicono tanti di coloro che sono contrari a qualunque tipo di intervento.

  5. @ Giovanni .

    Tutto giusto , infatti se Kissinger avesse 40 di meno sarebbe un ottimo segretario di stato per “yes we can” Obama .

  6. ops
    Mi è saltato un ” anni ”
    Se Kissinger avesse 40 anni di meno sarebbe un ottimo segretario di stato per Obama .

  7. Ciao giovanni, leggevo i commenti su friendfeed. Riguardo alla bufala della guerra in iraq per il petrolio, mi sapresti consigliare qualche articolo che ne parli in maniera estesa?

  8. @ Gundam:
    Il primo che mi viene in mente è David Hastings Dunn: Myths, motivations and ‘misunderestimations’, dovrebbe essere in un International Affairs del 2003.
    Se lo trovi solo passwordato mandami un’email e ti procuro il pdf.

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