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Grazie (si fa per dire) a Pietro Raffa scopro un altro lato di Massimo Fini, il pensatore dei pensieri più spregevoli, fascisti, talebani, sessisti, leghisti, viscidi, etc etc. L’uomo che potrebbe essere insensibile alle più efferate ingiustizie, indifferente a fiumi di sangue. Se sentite Massimo Fini dire qualcosa, sapete che la verità è il contrario. Perfino Borghezio o Saponetta Fiori ne azzeccavano più di lui.
Ecco, insomma, ho scoperto che non solo tutto questo, ma che oltre a non saperne di geografia, non ne sa neanche d’italiano:
è onorato e omaggiato dall’intera intellighentia (!!!)
Evidentemente Massimo Fini deve essere convinto che la parola intellighenzia – che viene dal cirillico e perciò si può scrivere in mille modi, tranne quello che usa lui – derivi dal latino. E deve sapere male anche il latino, perché quell’acca è da mani nei capelli.
“Se sentite Massimo Fini dire qualcosa, sapete che la verità è il contrario”. Pura poesia per le mie orecchie.
…e lo pagano anche!
Mi ricorda Agnoletto che scriveva “real politique”. O Santoro che diceva “vùlgata”. Divertente anche Travaglio che scrive “Barak” Obama.