Michelle col velo

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Questa è una foto brutta:

Barack Obama è in Indonesia, dove ha fatto visita alla moschea Istiqlal di Giacarta. Perciò Michelle ha indossato il velo. Naturalmente è legittimo che su una proprietà di un’istituzione religiosa sia fatta questa richiesta. Obama, però, avrebbe allora potuto rinunciare alla visita. Dite che sarebbe stato esagerato, per una cosa così irrilevante? Probabilmente avete ragione. E infatti Obama non doveva rinunciare, doveva mettersi l’hijab anche lui: «mia moglie ha la mia stessa capacità, intelligenza e valore. E merita lo stesso rispetto. Ciò a cui lei deve sottostare, una donna, è ciò a cui io devo sottostare, un uomo». Probabilmente una foto di Obama con l’hijab assieme a Michelle gli sarebbe valsa le prese in giro di qualche conservatore (sottomesso ai mussulmani!) – oltre che, probabilmente, l’ira di qualche islamista –, ma sarebbe stato un messaggio davvero bello e significativo.

Naturalmente varrebbe lo stesso per qualunque chiesa cristiana particolarmente tradizionale nella quale fosse chiesto alle donne di coprirsi.

23 Replies to “Michelle col velo”

  1. Molto semplicemente, si dovrebbe fare come me coi posti dove fanno troppo i fighetti o gli stronzi (a volte la distinzione è sottile;-) col dress code o qualsiasi altra regola farlocca che s’inventano per sentirsi migliori degli altri: chi non mi ama, non merita i miei soldi; si tenga pure la sua spocchia, ma se la paghi.

  2. Io non sono molto d’accordo…
    Cioè, mi avrebbe dato molto fastidio se per girare in strada imponessero di velarsi, ma in un luogo di culto… è un po’ a loro discrezione stabilire regole di abbigliamento.
    Anche ad Obama è stato “imposto” un abbigliamento consono, con giacca e cravatta, non avrebbe potuto presentarsi in t-shirt e ciabatte…

  3. @ IcoFeder:
    Obama si veste sempre così, non fa il bagnino.
    Comunque se la regola fosse niente bermuda nei luoghi di culto sia per gli uomini che per le donne potrebbe andare bene. Non ha comunque senso ma ognuno a casa sua decide le regole, ci sono case di privati in cui il padrone per non rovinare i tappeti chiede agli ospiti di mettere le pattine. E chi ti dice niente.
    Nei luoghi di culto invece gli uomini non possono avere il cappello e le donne la testa devono coprirsela.
    è un concetto che non ha niente a che vedere con la vanità delle donne da punire, ha a che vedere con il concetto di sacralità del capo che è medium con il divino.
    Al duomo di Palermo, ci andavo per studio, all’ingresso c’è un tizio che distribuisce sciallete alle donne USATE -schifffff-, o così o ti attacchi. E mi sono dovuta ataccare.

  4. Non so se tu sia mai entrato in una chiesa, ma gli obblighi per coprirsi riguardano sia gli uomini che le donne. Cos’è, un altro paradosso? Non ci devi entrare, basta solo che guardi gli adesivi all’ingresso…

  5. @ Francesca:
    Bugia.
    Sono vietati ambo i sessi i bermuda, le canotte e le ciavattelle.
    Coprirsi la testa è solo per le donne, e sole nelle chiese più estremiste e in occasioni di cui non capisco la logica.
    Come per andare dal Papa.
    La Regina Elisabetta, comunque, se ne sbatte e non se lo mette.

  6. IcoFeder scrive::

    Io non sono molto d’accordo…
    Cioè, mi avrebbe dato molto fastidio se per girare in strada imponessero di velarsi, ma in un luogo di culto… è un po’ a loro discrezione stabilire regole di abbigliamento.

    Infatti è a loro discrezione stabilire le regole, è legittimo, come è a nostra discrezione dire che sono regole assurde e maschiliste.

    Il problema è tutto lì: detto che non apprezzo neanche il significato simbolico della kippa per gli ebrei, in quel caso non è segno – se non molto indiretto – di sottomissione della donna all’uomo, anzi semmai.

    Chiaramente: se lo stesso obbligo, giacca e cravatta (fra l’altro la cravatta non è un abbigliamento molto amato dai mussulmani, anche se dagli sciiti in particolare) fosse imposto sia a donne che a uomini sarebbe diverso.

  7. Francesca scrive::

    Non so se tu sia mai entrato in una chiesa, ma gli obblighi per coprirsi riguardano sia gli uomini che le donne. Cos’è, un altro paradosso? Non ci devi entrare, basta solo che guardi gli adesivi all’ingresso…

    Macché. Poi, per chi mi hai preso: mica ho l’assurdo del sacro al contrario! Se voglio vedere una chiesa, ci entro.

    E, come ha detto Chiara, un tempo (ed è un tempo non molto lontano) nel Diritto Canonico era imposto alle donne di coprirsi il capo in chiesa, una regola che era fondata sui predicamenti di quel misogino del più importante missionario della parola di Cristo, ovvero Paolo di Tarso:

    «Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l’uomo, e capo di Cristo è Dio. Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo. Ma ogni donna che prega o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al proprio capo, poiché è lo stesso che se fosse rasata. Se dunque una donna non vuol mettersi il velo, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra. L’uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell’uomo. E infatti non l’uomo deriva dalla donna, ma la donna dall’uomo; né l’uomo fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo. Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli».(Lettera ai Corinzi 11:3-10)

  8. Ok, ma la nostra società non è fondata TUTTA su dei preconcetti che assegnano ruoli differenti a uomini e donne?
    A pensarci, anche la più piccola cavolata è influenzata dal sesso delle persone!!!
    Sfogliavo online il mensile di Rue89, con un simpatico articolo sui disegni dei WC al riguardo (http://lemensuel.rue89.com/feuilletez p.88)…
    Penso che distinguere il sessismo dalle convenzioni sociali sia una impresa durissima e soggettiva…

  9. Giovanna scrive::

    Si possono avere degli esempi da Shylock?

    Non lo hanno fatto entrare all’Opera con le infradito?

    No, infatti all’opera si può entrare tranquillamente coi jeans e un maglione.
    Parlo di posti cui son passato solo davanti e, visto il pinguino all’ingresso che controllava che i maschietti gli somigliassero abbastanza e le femminucce avessero vestiti abbastanza corti e/o scollati e tacchi abbastanza alti, nonché che dei capi di entrambi si notasse abbastanza il costo e/o la firma, ho tranquillamente tirato dritto, dimenticandone subito il nome.

  10. Ma non in infradito, mi starai mica riprendendo?

    Comunque per tutto quello che hai scritto potresti essere il tipo che va alle feste in maschera vestito normalmente e si permette pure di fare lo spiritoso (“sono vestito da me stesso”).
    Magari non lo hai mai fatto ma la mentalità è quella.

  11. Giovanni Fontana scrive::

    . Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli».(Lettera ai Corinzi 11:3-10)

    oh, mamma!
    questa lettera ai Corinzi però non l’ho mai sentita leggere, quando (da bambina e da pre-adolescente) andavo a messa!
    ma perché non la leggono mai???
    forse perché pensano che se lo facessero le donne scapperebbero a gambe levate dalla chiesa?
    o magari farebbero una bella pernacchia al prete sul pulpito.
    meritatissima.

  12. @ Giovanna:
    La mia mentalità semmai è: fai un po’ quel che ti pare, but Not with My Wallet.
    Giovanna scrive::

    Ma non in infradito, mi starai mica riprendendo?

    Sto dicendo che all’opera sono molto meno sboroni che in certi locali. O molto meno ottusi&bigotti che in certi Paesi dove le donne sono bestie vogliose e peccaminose che attentano alla santimonia maschile strofinandogliela sotto il naso.
    In entrambi i casi, per quanto mi riguarda possono crepare di fame, nel senso che non mi sottometterò certo alle loro fregnacce pur di entrare.

  13. tornando a Obama:
    lui è il Presidente, mica John Smith o Mario Bianchi.
    non può fare quello che è giusto fare, l’etichetta e il rispetto per le diverse culture e bla bla bla glielo impone.
    i coniugi Obama, come rappresentanti degli Usa, non possono fare altro.
    è triste, ma è la realtà.
    come si cambia non lo so, se poi ci metti anche il discorso di Obama al Cairo…cosa ti aspettavi?
    non c’è da incavolarsi più di tanto, date la premesse.
    se io per entrare in una chiesa o in una moschea dovessi mettermi un velo, o uno scialle (!) come la mia bisnonna (ché la mia nonna già non lo faceva più..) direi “no, grazie”.
    ma io non sono la moglie del Presidente Usa, per mia fortuna. 🙂

  14. angia scrive::

    se io per entrare in una chiesa o in una moschea dovessi mettermi un velo, o uno scialle (!) come la mia bisnonna (ché la mia nonna già non lo faceva più..) direi “no, grazie”.

    E se dovessi farlo come Chiara per studio?
    Insomma, se dovessi farlo perché dentro quell’edificio c’è qualcosa che t’interessa parecchio?

  15. Ila scrive::

    Insomma, se dovessi farlo perché dentro quell’edificio c’è qualcosa che t’interessa parecchio?

    lo stesso mi rifiuterei.
    andrei a visitare quel posto in modo virtuale.
    ci sono libri fotografici, siti internet…. se non fosse possibile neanche in quel modo, bon, lo stesso mi rifiuterei.
    meglio che coprirmi, e cosa poi?
    la testa?
    non ho niente di cui vergognarmi, non c’è niente di peccaminoso nella mia testa scoperta, e chi pensa il contrario vada a quel paese.

  16. angia scrive::

    lui è il Presidente, mica John Smith o Mario Bianchi.
    non può fare quello che è giusto fare, l’etichetta e il rispetto per le diverse culture e bla bla bla glielo impone.

    C’e’ Presidente e Presidente: per dire, Zapatero a Ratzinger ha fatto un salutino all’aereoporto e via andare, mica si e’ prostrato in adorazione.
    Giovanna scrive::

    Ma non in infradito, mi starai mica riprendendo?

    Dimenticavo: mai andato all’opera in infradito perche’ non li ho mai portati, ma almeno una volta o due avrei potuto: all’Arena di Verona (mica pizza e fichi), dove tra l’altro e’ pieno di turisti tedeschi quindi qualcuno li avra’ avuti senz’altro.

  17. @ angia:
    Ok, forse non era chiaro il mio:

    Insomma, se dovessi farlo perché dentro quell’edificio c’è qualcosa che t’interessa parecchio?

    Ti faccio un esempio più concreto e a te più vicino:
    devi incontrare il padre di uno dei bambini che frequentano il tuo asilo per problemi seri e gravi, ma il padre in questione non ti parlerà a casa sua (e non altrove) se tu non indossi qualcosa che ti copra la testa o la scollatura. Tu che fai?

    N.B. Mi pongo anch’io la questione e mi sto appunto chiedendo come agirei.
    Ad esempio, nel caso di Chiara, non penso che il mondo virtuale offra sempre le stesse possibilità di quello reale per moltissimi oggetti di studio e, se c’è in ballo qualcosa di importante per i miei studi, non è che posso proprio fare quella che «vada a quel paese», come dici tu, no?

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