Buttare i bambini con l’acqua sporca

Interesse 2 su 5

L’UNICEF ha fatto così: tu la berresti mai dell’acqua sporca? No, eh. O magari sì, proviamo. Perché – lo sapete vero? – in un sacco di parti del mondo un numero enorme di bambini è costretto a berla.

Così hanno montato un distributore di acqua sporca, da cui ognuno poteva inserire delle monete e scegliere se avere acqua con il colera, con la malaria, o con il tifo (cioè, si fa per dire, ma contava l’etichetta): e hanno cominciato a pubblicizzarla in giro per New York. Nessuno l’ha bevuta, ma un sacco di gente l’ha comprata, perché i soldi che hanno raccolto sono andati a quei bambini lì, quelli che non possono farne a meno di berla.

Grazie a Ilaria

15 Replies to “Buttare i bambini con l’acqua sporca”

  1. Giovanni Fontana scrive::

    Qual è la cosa provocatoria? Che i contrarî esplodano?

    Quindi tu la trovi una cosa normale, pacifica, tale da non suscitare reazioni? O la pensi come il bambino che recitava nello spot e saresti felice di saltare in aria per salvare il mondo?

  2. mainly it’s silly, Orwellian and counterproductive, as if this issue wasn’t (wrongly) politicized enough: the last thing we need is to reinforce further the notion that global warming is a liberal left conspiracy to control people, capitalism and the whole planet…fall in line or Big Brother is gonna blow you up….

  3. L’acqua sporca in vendita mi sembra una idea originale…complimenti a chi ha avuto l’idea.
    per quanto riguarda quel filmato linkato da Shylock, non sono riuscita a vederlo, oggi il mio collegamento internet lascia un po’ a desiderare.
    🙁

  4. Shylock notevole segnalazione!

    max credo che abbia centrato il punto, ma sono convinto che la societa` occidentale sia abituata a rispondere positivamente a questi stimoli autoritari: puo` darsi che questa campagna abbia piu` successo che le precedenti dove se ne faceva una questione di responsabilita` e scelta un po’ fricchettona.

  5. @ dasnake:
    Mah, non so se si tratta solo di alzare i toni per farsi sentire; è che i ‘buoni’ nel filmato risultano talmente odiosi che sembra una parodia.
    Sicuramente se volevano provocare (e volevano eccome, checché ne dica Giovanni) ci sono riusciti, ma mi pare il genere di provocazione che si ritorce contro il provocatore perché fa pensare ‘questi qui sono proprio convinti e se solo ne avessero il potere, se avessero il pulsante, non ci penserebbero un attimo ad eliminare i contrari, proprio con quella faccetta soddisfatta’.

  6. @ Shylock:

    vedendo il filmato, all’inizio ho provato tanto fastidio.
    insomma, ho pensato alla gente che davvero salta in aria negli attentati terroristici in Medio Oriente e in Occidente (sarò un po’ così..).
    ora, ripensandoci, mi sembra davvero scema come idea, manco gli ambientalisti fossero dei fanatici disposti a tutto.
    è tutto un po’…forzato, non saprei come altro definirlo.
    che ti rimanga bene in mente senz’altro, ma non perché ti spinga ad inquinare meno, semmai per le immagini truculente, inutilmente spietate.
    molto meglio l’acqua sporca, lì almeno non c’è violenza, neanche finta.

  7. @ Shylock:
    Provocare e` una maniera d’alzare i toni. Per il resto sono d’accordo con te.

    L’unica cosa e` che secondo me questa cosa *funziona*, siamo addestrati a rispondere all’urlo, alla minaccia e alla violenza.

  8. una bella idea, molto patinata. Ma io mi chiedo invece, se al posto di spendere quei soldi per il marketing, l’imbottigliamento, le etichette, gli avessero donati in beneficienza direttamente? Arte moderna!

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