15 Replies to “Vabbè, dài, sbrachiamo”

  1. Anche solo per questo sbraco, son proprio contentona di aver tifato España! Que viva España! Altro che i fighetti stopper olandesi: sbracare, baciare. Don’t stop.

  2. Io ho trovato la scena molto carina e misurata, come sfogo emotivo; tutt’altra cosa dalla cafonaggine esibita dagli azzurri 4 anni fa: i cappellacci da fessacchiotto, la sceneggiata del taglio dei capelli in campo, etc.
    Gli spagnoli sono stati molto più ‘olandesi’.

  3. e questo è sbracare?
    il filo meno di ottuso razionalismo, sopratutto su questioni di secondaria importanza (si stava parlando della finale del mondo di calcio, mica della Palestina, la striscia di Gaza, l’Uganda o i bambini del Niger….) aiuterebbe, tutti.
    Si tratta di una cosa bella.
    E, a mio parere, pure giusta.
    poi, quei due secondi di silenzio prima del bacio riescono a dare al tutto il senso della verità, e non di un bacio rubato alla giornalista di turno solo perché in preda all’orgasmo da vittoria.

  4. cento scrive::

    il filo meno di ottuso razionalismo

    ahahaha, ma che stai a di’? Parole a caso?

    cento scrive::

    e non di un bacio rubato alla giornalista di turno solo perché in preda all’orgasmo da vittoria

    Ecco, ti pareva: è arrivato Ratzinger!

  5. caro Giovanni Fontana, non mi pareva di aver offeso o quantomeno, deriso te che hai commentato il bacio con un ‘Vabbè, dài, sbrachiamo’.
    Volevo solamente sottolineare che mi sembrava, e mi sembra tuttora, un commento fuoriluogo e gratuito.
    Non sono uso dire o scrivere parole a caso.
    Vi è peraltro un errore, la frase corretta è “un filo meno di…”.
    Lascia stare Ratzinger: non serve esagerare.

    Si è trattato di un bacio, bello ancorpiù perché spontaneo. Se ne vedono così pochi in tali occasioni, e se questo è sbracare…ebbene spero accada più spesso.

    Farmi passare per scemo e per bacchettone e bigotto appartiene, evidentemente, al tuo modo di relazionarti con chi scrive commenti che non condividi.

    Ti ho sempre letto perché capace di misura ed intelligenza.

    L’incidente si chiude qui.
    Auguri di buon proseguimento.

  6. Caro Luca
    cento – luca dal bò scrive::

    Farmi passare per scemo e per bacchettone e bigotto appartiene, evidentemente, al tuo modo di relazionarti con chi scrive commenti che non condividi.

    Non si tratta di un commento che non condivido, ma di un commento che ha completamente frainteso quello che io voleva intendere questo post. Non è grave, a me succede spesso ed effettivamente potevo essere più chiaro.

    Questo non è un problema. La questione che io trovo assurda è l’argomento con cui hai contestato quello che – incolpevolmente – avevi capito essere il mio punto di vista.

    L’accusa di “ottuso razionalismo” è un’accusa senza senso, e tutte le volte che l’ho ascoltata o letta nascondeva un altro punto di vista: quello che il ragionamento non basta, ci vuole la fede!
    Mi fai un esempio di ottuso razionalismo?
    Inoltre le ultime due righe del tuo messaggio, forse solamente espresse male, insinuano un infelice concetto di “orgasmo da vittoria”, degno della peggiore e più retriva concezione del sesso.

  7. Dico, comunque, un po’ meglio cosa intendeva il titolo. Come ho visto io quel filmato, che mi è piaciuto tanto da metterlo sul blog:

    Casillas dice che ringrazia i suoi tifosi, quelli che gli sono stati vicino, poi dice naturalmente i suoi genitori, e – in questo momento sta pensando a lei, ma sa che non può dirlo – i suoi amici – continua a pensare “y mi novia” – poi aggiunge il fratello. A quel punto si interrompe, è ovvio che una persona normale, in quella situazione ha già ringraziato la sua compagna, ma lui ce l’ha davanti, e sa che è un’infrazione del codice ringraziare lei, perché tutti sanno che è lei. Fa la giornalista, potrebbero prenderlo come un atteggiamento non professionale.

    Però vorrebbe ringraziarla, è la prima persona che gli è venuta in mente, e allora sta due o tre secondi in silenzio pensando: dico lei o non lo dico? Ci pensa: lo dico o non lo dico?

    Vabbè sì, chissene dell’etichetta, lo dico. Anzi. Una volta che la faccio – vabbè, dài, sbrachiamo – la faccio tutta. La bacio.

    Sì, la bacio.
    Evviva.

  8. è chiaro che ci siamo COMPLETAMENTE fraintesi.
    nulla di ciò che hai compreso appartiene al mio modo di ragionare.

    nessun tipo di chiusura o cieco fideismo, nessun tipo di credo bigotto e bacchettone fanno parte del mio pensare. ed esistere.

    pertanto: è stato un bel bacio.
    fossi stato io l’intervistato…

    nel merito consiglio: http://www.rtve.es/mediateca/videos/20090407/canal-horas/3341.shtml
    nel tg spagnolo facevano vedere come i compagni di squadra, sull’areo durante il ritorno in spagna, scherzavano con la coppia portiere-giornalista…

    ciao

    ps. me la sono presa, lo ammetto, proprio perché mi spiaceva leggerti così

  9. @ davide:
    Uff, mica volevo dire che gli spagnoli so’stati mejo dagli albori dell’umanita’ in poi, in ogni e qualsivoglia occasione (io poi tifavo per gli olandesi, figurati), ma nella fattispecie si’.

  10. Davvero molto bello e tenero. Lui ha la gioia che gli esce dagli occhi e l’unica cosa che vorrebbe fare alla fine la fa. Ma la cosa più tenera è che la fa solo dopo che lei lo ha fatto ragionare su come si sente e lui ha citato le persone che gli sono stati vicini: è lì che lui pensa a lei. E così quel “que quiere che Le diga” va infine gloriosamente a carte 48. Bello.

  11. Io credo che lei si sia stranita e nemmeno poco.
    Lui ha pensato alle sue emozioni, lei al suo lavoro. E non ci vedo nulla di male. Da un lato c’è la professionalità di questa donna che viene stravolta da un gesto improvviso dettato dall’emozione. Dall’altro c’è l’emozione di questo ragazzo che ha fermato la sua lucidità.
    Sarà anche un campione del mondo nel calcio, certo non del controllo sulle proprie emozioni però…

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