Donne e bambini

Quando dico che la priorità, nel mondo, prima di qualunque altra cosa, è la condizione delle donne nel mondo mussulmano, comincio proprio da qui. Quando dico che accettare che quella sia “la loro cultura” è un’affermazione razzista, è questo che intendo. Bisogna sradicare questo indottrinamento: non so come si può fare, ma è sicuramente la cosa più importante da fare, ora, in questo mondo. I bambini non appartengono ai genitori. Una bambina non può essere colpevole perché nasce in Egitto anziché in Italia.

Possiamo dire che questo padre non voglia bene alla propria figlia di tre anni? Sì, possiamo dirlo. Portarla alle lacrime per farle recitare in televisione delle parti del Corano che incitano alla violenza, mentre lei dice piangendo: «per favore non mi far recitare le regole, voglio i lecca lecca».


Memri TV

8 Replies to “Donne e bambini”

  1. Ho appena finito di vedere ‘V for Vendetta’, pessimo adattamento cinematografico in cui spiccano perle come il seguente dialogo:

    – What is that?
    – It’s a copy of the Koran, 14th century.
    – Are you a Muslim?
    – No, I’m in television.
    – But why would you keep it?
    – I don’t have to be Muslim to find
    the images beautiful, [the] poetry moving.

    Successivamente il personaggio, che oltre ad essere sovversivo è frocio, viene arrestato e lo ammazzano; ma non perché è frocio, no: lo ammazzano per il Corano. Che è come dire che la lepre venne arrostita perché aveva in tasca la tessera dell’Arci Caccia.
    Comunque, il problema della mocciosa del filmato è che non ha ancora imparato ad apprezzare la bellezza delle immagini e la commovente poesia.

  2. il problema con ‘affermare che “i figli non appartengono ai genitori” quando si parla di eduazione e’ che in questo pianeta religioso i miei figli di ateo saranno i primi ad essere presi via da ma ed indottrinati alle Verita….

Leave a Reply to Giovanni Fontana Cancel reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *