Lunedì degli aneddoti – XXVII – Zzzzzz

Quando mi capita di leggere un aneddoto carino, da qualche parte, me lo appunto per non dimenticarlo: così ora ho un piccolo mazzo di aneddoti che ogni tanto racconto. Pensavo di farci un libro, un giorno, ma forse è più carino pubblicarne uno, ogni tanto, sul blog. Questo ‘ogni tanto’ sarà ogni lunedì.

Zzzzzz

Qual è il più grande portatore di morte nella storia del mondo? La guerra? L’odio? Il denaro? No, le zanzare. C’è chi le odia visceralmente e chi, come il sottoscritto lo confesso, non le ammazza neanche. Eppure sembra che abbiano ragione i primi: ogni 12 secondi, nel mondo, una persona muore per il morso di una zanzara.
Poi ci sono quelli che si vendicano, ricordo di aver letto qualche tempo fa di alcuni scienziati che avevano tolto, in laboratorio, il recettore che dava alle zanzare il segnale di “bottino pieno”. Quelle continuavano a succhiare sangue fino a esplodere.
Eppure la scoperta delle zanzare come organismi forieri di malattie è decisamente recente: soltanto nel 1877 Patrick Manson formulò l’ipotesi che le zanzare potessero essere il mezzo di trasporto delle malattie, e fu Ronald Ross vent’anni dopo a dimostrare che la malaria fosse portata proprio dalle zanzare, e – per questo – a vincere il Nobel. Curiosamente il comitato del Karolinska Institutet, quello che assegna il Nobel per la medicina (e fisiologia), ignorò completamente l’apporto di Manson, sia teorico che pratico. E non si poteva dire che non ci mettesse sé stesso, e anche di più: la prima ipotesi che fece sull’acquisizione, da parte delle zanzare, degli agenti patogeni attraverso il sangue che succhiavano, fu testata su delle zanzare a cui aveva fatto mordere il proprio cameriere affetto da elefantiasi. E non si fermò qui: a conferma della teoria enunciata dal collega Ross, Manson fece mordere il proprio figlio a delle zanzare infette del parassita responsabile della malaria che si era fatto mandare dallo zoologo italiano Giovanni Battista Grassi. Qualche giorno dopo, effettivamente, il figlio si ammalò di malaria, per poi riuscire a salvarsi con massicce dosi di chinino. Certo non si può dire che Manson non tenesse alla propria scoperta!

E infine una digressione personale: quando ero in Burkina Faso (dove avevo anche toppato la diagnosi di una malattia tropicale: pensavo fosse l’acqua, era una zanzara) – Parlavamo dei diritti delle donne, e di come fosse difficile incidere veramente – mi hanno riferito il proverbio Burkinabè: “Se pensi di essere troppo piccolo per cambiare le cose, prova a dormire in una stanza vuota con una zanzara”.

[Qui il primo: Brutti e liberi qui il secondo: Grande Raccordo Anulare qui il terzo: Il caso Plutone qui il quarto: I frocioni qui il quinto: Comunisti qui il sesto: La rettorica qui il settimo: Rockall qui l’ottavo: Compagno dove sei? qui il nono: La guerra del Fútbol qui il decimo: Babbo Natale esiste qui l’undicesimo: Caravaggio bruciava di rabbia – qui il dodicesimo: Salvato due volte – qui il tredicesimo: lo sconosciuto che salvò il mondo qui il quattordicesimo: Il barile si ferma qui qui il quindicesimo: Servizî segretissimi qui il sedicesimo: Gagarin, patente e libretto qui il diciassettesimo: La caduta del Muro qui il diciottesimo: Botta di culo qui il diciannovesimo: (Very) Nouvelle Cuisine qui il ventesimo: Il gallo nero qui il ventunesimo: A che ora è la fine del mondo? qui il ventiduesimo: Che bisogno c’è? qui il ventitreesimo: Fare il portoghese qui il ventiquattresimo: Saluti qui il venticinquesimo: La fuga qui il ventiseiesimo: Dumas]

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9 Replies to “Lunedì degli aneddoti – XXVII – Zzzzzz”

  1. Non voglio fare il precisino, però la malaria è causata da un protozoo che è una cosa molto diversa un virus…
    Poi sull’aneddoto ho qualche dubbio, io mi ricordo che la storia fosse andata un po’ diversamente, ma sinceramente avendola letta molto tempo fa potrei anche sbagliare.
    L’unica cosa di cui sono piuttosto sicuro è che la disputa su chi fosse “lo scopritore” della malaria fosse più fra Grassi e Ross che fra Ross e Manson. Questo perchè Ross aveva descritto il ciclo vitale del protozoo responsabile della malaria in alcune specie di uccelli, mentre Grassi aveva scoperto che l’unico insetto che fa da vettore al patogeno responsabile della malaria umana era la zanzara anofele, e le due cose erano accadute più o meno in contemporanea.

    Il proverbio del Burkina Faso l’avevo già sentito anch’io e penso sempre che sia una di quelle cose molto vere che spesso ignoriamo, forse perchè è più facile dire che tanto non ti si fila nessuno piuttosto che rimboccarsi le maniche e fare la propria parte…

  2. Sergio scrive::

    Non voglio fare il precisino,

    Ma che dici?
    C’è bisogno eccome di precisini, che poi sono quelli che ti aiutano a migliorarti e a correggere le cose.

    Mi dici cos’è che andrebbe modificato ché così lo correggo?

  3. Visto che accetti volentieri consiglio ti dico cosa cambierei.

    Sicuramente “virus della malaria” con “protozoo responsabile della malaria” o al limite “parassita responsabile della malaria”. Spesso si tende a usare la parola virus per qualsiasi agente patogeno, mentre i virus sono una cosa ben precisa e rappresentano solo una piccola porzione dei patogeni esistenti.
    Fra un virus e un protozoo poi la differenza è grandissima, pensa che la struttura dei virus è così semplice che i biologi non sono neanche daccordo se definirli o meno una forma di vita, mentre un protozoo è un organismo vivente abbastanza complesso.

    Poi direi anche che Ross non ha dimostrato che le zanzare sono la causa della malaria, ma che sono il vettore del parassita che ne è responsabile, non molto, ma è un po’ diverso. (Poi c’è la disputa con Grassi, ma questa è un’altra storia).

    Infine direi che Manson formulò una teoria secondo cui le zanzare possono essere il mezzo di trasporto di -alcune- malattie. E l’ipotesi che testò sul suo cameriere non era che potessero essere il vettore di un virus, ma di un protozoo, quello dell’elefantiasi, di cui il povero cameriere era affetto. Da come hai scritto potrebbe sembrare che Manson abbia fatto ammalare il suo domestico per dimostrare la sua tesi. Invece, trovandosi un cameriere malato di elefantiasi, gli chiese di lasciarsi pungere da delle zanzare per poterle poi analizzare e vedere se ci trovava il protozoo all’interno. E così fu.

    Per quanto riguarda l’aneddoto del figlio, invece, ti dico solo che ho dei dubbi. Avevo studiato qualcosa su di lui e la storia del figlio non l’avevo mai letta. Ho fatto una ricerca veloce ed effettivamente compare su diversi siti, ma su nessuno di cui mi fiderei al 100%, quindi non mi pronuncio, anche perchè i miei ricordi sono abbastanza vaghi.

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