Abruzzo quindici

I pompieri

La gran parte dei volontari che dànno una mano in Abruzzo rientrano nel pieno del cliché di sinistra, nell’unica accezione in cui cliché non è necessariamente negativo, in particolare quelli permanenti, anche perché le varie associazioni che si affiancano alla protezione civile prendono le mosse dalle giovanili dei partiti di sinistra, dai sindacati, eccetera.

Così non è strano che ci sia una certa idiosincrasia verso qualunque divisa – quando sono venuti i militari a montare i seggi, ci sono stati commenti sciocchi e ingenerosi. C’è però un’eccezione: i Vigili del Fuoco. Sarà perché la loro non è una divisa come tutte le altre, sarà perché – finito il duro lavoro – vanno al bar del paese a ubriacarsi fino a barcollare (e ce ne vuole!), ma si è creato un grande feeling fra volontari e vigili del fuoco. La settimana scorsa, una sera, al passaggio del macchinone dei pompieri è partito un coro che faceva più o meno così: “rispettiamo solo i pompieri”.

Fin qui sono le solite cose, e ci sarebbe poco di gustoso, ma c’è di più: se passate in queste settimane in Abruzzo, vedrete un sacco di mezzi dei vigili del fuoco con un peluche, un pupazzo, una bambola, o un giocattolo legati sul cofano. Sono davvero tanti.

Era successo che una bambina, tirata fuori dalle macerie, avesse regalato il proprio peluche preferito alla squadra di Vigili del Fuoco che l’aveva salvata. Il pompiere che l’aveva ricevuta, l’aveva legata sopra al proprio furgone, dove sta lo stemma dei VdF. Dì lì avevano cominciato in tanti, c’è un macchinone che va in giro con una tarantola gigantesca di peluche, nera, che sembra quasi vera. Fa spavento.

Dicono che sia passata anche una circolare del capo dei Vigili del Fuoco che vietava di appendere oggetti, perché si era diffusa troppo: ma sembra che se ne siano fregati tutti, confermando la sopra declamata allergia agli ordini dei pompieri.

P.s. Ora hanno iniziato anche molti volontari, ad appendere pupazzi e bambole sulle loro macchine: io ne ho una sul sedile posteriore, appena trovo un po’ di spago, ce la metto.
Le belle idee si copiano. E, non bastasse, sono un po’ pompiere anche io:

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15 Replies to “Abruzzo quindici”

  1. Giovanni Fontana ha scritto:
    Sarebbe una via di mezzo fra Cristo e Gesù?

    Con qualche piccola differenza…!!!
    🙂

  2. @ Giovanni Fontana:

    Si, a Grisù somigli già… sapevi che stanno cercando qualcuno come controfigura a Grisù?

  3. Grisù è il simpaticissimo draghetto di un cartone, il padre è disperato perché invece di sputare fuoco vuole fare il pompiere e spegnere il fuoco. La sua frase ricorrente è “io, da grande, farò il pompiere, farò il pompiere!!”. Il draghetto Grisù, che bello…ai miei nipotini piaceva tanto, e anche a me. Ci vuol coraggio a dire al proprio papà drago-sputafuoco che si vuole spegnere il fuoco.
    P.S. credo che si scriva “Grisou”, è un cartone francese.

  4. @ Giovanni Fontana:
    Giovanni Fontana ha scritto:

    Sarebbe una via di mezzo fra Cristo e Gesù?

    ahahahahhahahahhahahhahahahahahahhahahhahahahhahha
    ahahahhahahhahahahhahahahhahahhahahahahhahahahaha

  5. La squadra Gorizia 2, quella che mi ha aiutato a recuperare le cose a casa, aveva Tigro sul cofano della camionetta.
    Qui la foto:
    http://picasaweb.google.com/paolo.bozzelli/Roio47giornidopo#5339508085471604514

    Grandissimi, non c’è che dire. Se poi si pensa che ho un amico nel mio gruppo di studi aquilano che chiamiamo proprio “Tigro” – a causa dell’incredibile somiglianza -, la cosa assume dei tratti mistici che non riesco a descrivere.
    Mitici. Grazie di cuore.

  6. @ Pablo Moroe:
    Pablo Moroe ha scritto:

    la cosa assume dei tratti mistici che non riesco a descrivere.

    con tutto il rispetto per il casino in cui si è trovato Pablo, ma qui c’è qualcuno + dogmatico di me!
    PS
    per Pablo: è una storia lunga tra me e Giovanni

  7. @ Giovanni Fontana:
    Mi devo ricredere, hai ragione tu.
    Darwin aveva proprio ragione e, secondo me, un tuo avo è stato un draghetto e magari… ha fatto il pompiere! 🙂

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