Saltando nelle pozzanghere – Diario dalla Palestina 141
Il sabato sarebbe il giorno delle uscite, con i bambini. Si uniscono i due gruppi e si va in giro. Qualche volta si va a giocare a pallone, altre volte si fanno uscite più “culturali”, d’estate in piscina. Però con il freddo invernale le uscite sono limitate al minimo, a meno che non si trovino posti al chiuso dove portare i bambini.
Avevamo fatto un bel progetto, per familiarizzare i bimbi con gli anziani. Qui la famiglia è lo stato sociale ma per alcune circostanze disagiate come sono i disabili, e talvolta gli anziani, queste situazioni costituiscono una vera vergogna per certe famiglie, e delle volte l’abbandonon è la soluzione seguita.
Anche la coscienza culturale di ciò è in evoluzione e, se dell’incontro coi disabili ne parlai nel primo post che feci dalla Palestina, la visita alla struttura per anziane mantenute dalle suore antoniane è stata divisa in due parti. Essendo il luogo troppo piccolo per tutti e due i gruppi abbiamo portato prima i grandi e poi i piccoli: qui l’incontro con i piccoli.
C’è stato tutto un lavoro preparatorio all’incontro, e – so che vi sembrerà la tipica illusione da innamorato – sono certo che i nostri bambini non riserveranno lo stesso trattamento ai loro genitori o ai loro figli disabili, se ne avranno.
Qui c’è qualche foto:
Io sono stato malissimo quel giorno, mi succede una volta all’anno, ma quella volta non mi reggo in piedi. Ecco, quello era quel giorno, febbre/mal di testa/mal di stomaco, forse si vede dalla faccia. E mi è dispiace molto perché l’incontro è stato bellissimo. Per fortuna durante le vacanze natalizie c’erano venuti a trovare Rodolfo e Antonio (altri volontari di Amal) che hanno dato una mano indispensabile. Ecco l’arrivo:
Qui le bimbe hanno fatto un ballo per le signore che, non è buonismo, hanno davvero apprezzato. Avevamo portato anche un fiore per ogni signora:
Altre foto delle danzatrici:
E qui una foto di tutti i bambini che conversano con ognuna delle anziane:
Alla fine la cosa più bella, dopo aver chiesto ai bambini cosa ne pensassero e come si immaginassero la loro vecchiaia, abbiamo mostrato loro il video musicale più bello che c’è, Hoppipolla (hop in paddles) dei Sigur Ros, che sia loro di buon auspicio:
La volta successiva ci hanno chiesto di rivederlo, ma ancora non l’abbiamo fatto. Se ci saranno commenti di rilievo, come ci saranno, li riferirò.