Sabato 20 settembre

Mogli e buoi – Diario dalla Palestina 62

Mi ricordo che ai tempi della prima chiusura di Napster era nato un programma di p2p di cui non ricordo il nome che – essendo basato nei Teritori Occupati, ovvero dove uno stato non c’è – sfuggiva alla legalità internazionale. Così non c’erano problemi di diritti d’autore perché le case discografiche non avevano appigli legali per rivolgersi alla polizia e porre sotto sequestro i server, come accaduto per Razorback – il più popolare server di Emule fino a qualche tempo fa.

Questo per dire che, sempre nell’alveo della legalità, stavo cercando di scaricare un disco di un gruppo conosciuto da poco, con una modalità un po’ diversa da Emule, il torrent; Cerchi il file via internet, con l’album che desideri: trovi una pagina, spesso zeppa di pubblicità, che ti darà da scaricare un piccolo file usato come riferimento dal tuo programma. È un po’ più laborioso, c’è meno roba, ma è molto più veloce, e potete immaginare quanto la precaria connessione di qui sia un bell’ostacolo in questo senso. E io ero proprio curioso di sentire ‘sto gruppo.

Ovviamente la maggior parte delle pubblicità sono a sfondo sessuale, trova una moglie, trova una fidanzata, trova una puttana. Come funzionano questi Ad? Il sito in questione riconosce la località dalla quale è connesso l’utente e ti propone donne (eh sì, visto che il computer non può riconoscere se sei maschio o femmina, punta sui maschi che sono sempre i più idioti sul tema) dalle località più vicine. Aggiungendo poi una foto di una modella mezza nuda o in posizioni che dovrebbero essere sessualmente appetibili, ma assomigliano di più a numeri di ginnastica, o esercizi di qualche disciplina orientale new-age.

Quindi qual è il punto? Che stavo adoperandomi per scaricare questo album e sulla pagina relativa (potete scommettere su cosa viene a voi, in basso a sinistra) c’erano le foto, occidentalissime, di quattro presunte ragazze palestinesi bendisposte che venivano da… Ma’ale Addumim, Har Homa, e Har Gilo. Che sono tre colonie israeliane qui intorno.

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