Giovedì 28 agosto

Jericho – Diario dalla Palestina 44

Nell’attesa di alcuni vandalismi ritratti da un amico italiano un po’ speciale, due foto veloci di una delle escursioni non ancora raccontate – devo ancora Hebron, che (de)merita un capitolone a parte – Jericho!

Se mi chiedete una volta cosa c’è a Jericho vi risponderò «nulla».

Se mi chiedete una seconda volta cosa c’è a Jericho vi risponderò «caldo»

Se me lo chiedete una terza, mi sforzerò: «datteri»

datteri-jericho.JPG

E basta? Ecco, come avrete capito Jericho non mi ha entusiasmato. È il luogo dove i ricchi palestinesi hanno la seconda casa per l’inverno. Effettivamente il clima d’estate è più che torrido. La città vecchia è niente più che qualche rovina, di quelle che a Roma «se sentimo fichi perché ce l’avemo a ogni pizzo», e il monastero… faceva troppo caldo, insomma.

Però c’è un bel convento ortodosso, romeno, in ristrutturazione: sembra abbandonato, poi si entra. C’è una suora romena, con cui parliamo arabo (mi sarei mai immaginato di parlare arabo con una suora romena?) e ci accoglie con succo di frutta e biscotti andati a male mesi prima.

Poi entriamo nella chiesa, che è così piena, così ortodossa, così strana per il nostro gusto sobrio latino. Ed effettivamente c’ho pensato, ma l’avevo mai visto una rappresentazione sacra con gli occhiali. Sarà che siamo abituati a santi, dei e protettori di almeno 15 secoli fa?
la-prima-immagine-sacra-con-gli-occhiali.JPG

3 Replies to “Giovedì 28 agosto”

  1. Pingback: Hebron winery

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