Quando il kitsch sposa la tradizione – Diario dalla Palestina 9
Ovviamente le straniere sono tutte zoccole, questa è un po’ l’idea qui. Poi ci sono le cristiane, che oltre a portare – tutte! – una croce al collo, per risposta al velo delle islamiche si vestono più che scollacciate, quantomeno per lo stile arabo. Qui tutto è rivendicazione identitaria, le case dei cristiani (a Betlemme sono ancora il 35%, ma un tempo erano l’80) sono piene zeppe di madonnine, croci ovunque, già da fuori. Se ti approssimi a una casa cristiana avrai una buona possibilità di passare sotto a un arco ove campeggia una bella croce in ferro o legno, molto probabilmente suonerai il citofono scolpito su uno sfondo con un crocifisso rossofuoco, e in cima alla casa potrebbe campeggiare una croce luminosa che …se la vedi su una chiesa in Italia (non su un’abitazione!) pensi che il parroco si sia montato la testa. E l’interno delle case? in ogni angolo c’è un santino, peggio di camera di mia madre. Anche i nomi: altro che Selvaggia, Libero e Levante come nel Ciclone, è tutto un pullulare di apostoli e nomi latini che – a sentirli – fanno un po’ ridere. Insomma, la fiera del kitsch.
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D’altra parte ci sono momenti in cui quella concezione un po’ dozzinale del sesso, ti sembra una boccata d’aria: qualche giorno erano tutti a vedere il discorso di Nasrallah in televisione. Non c’era bisogno di capire l’arabo per intendere il succo del discorso: altro che incitamento all’odio. Eppure (sarà l’avverbio giusto?) raramente ho visto tanto interesse per un comizio politico, erano tutti lì uno accanto all’altro, appiccicati alla televisione. Solo uno, il meno giovane, stava svogliando stancamente una rivista. Si è fermato sulla foto di una modella in tenuta piuttosto discinta e ha passato la rivista, come si passa un calumè, alla prima mano, poi alla seconda, poi alla terza calamitando via via l’attenzione: e Nasrallah non è interessato più a nessuno.
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Il massimo del kitsch, oggi, matrimonio alla chiesa della natività: purtroppo in questa inquadratura non si vede lo stuolo di bambini e bambine (almeno 20) vestiti in giacca e cravatta a precedere la coppia. Si noti la targa con scritto “Just Married”.
Infine un indovinello: qual è la marca di automobili di gran lunga più presente a Betlemme? La Mercedes.
P.s. La mia brava sorellina si lamenta che i miei post sono troppo spezzettati e che dovrei scrivere cose più organiche fra loro: però ho veramente tante cose da raccontare, e ogni giorno mi appunto vari aneddoti metà dei quali cassati perché non trovo mai il tempo e lo spazio di scrivere.
Ciao Dunf, come per lo meno ti conoscevo nel mondo di ht 😀
Mi ha fatto davvero piacere ritrovarti stasera, e sono affascinato dalla “sfida” che hai intrapeso.
Buona fortuna!
stessa cosa per me..
vedo che hai trovato di molto meglio che ht.
in bocca al lupo per tutto
devo vedere camera di tua madre.
ho sempre voluto una camera con santini e luci
ovunque, effetto camera dove riceve una puttana latinoamericana.
è difficile, perché è molto sottile il confine tra quello che voglio io e la camera di una vecchia vedova triventina.