Un capo masai

Pochi secondi fa una mia strettissima parente mi ha chiesto, testuale: «chi è Obama?» *mia faccia attonita* «uno dell’Africa?»
Meritevole anche la chiosa di Francesco: “ogni tanto il mondo reale bussa alla porta e dà un segno della sua presenza”.

Che io ho risposto «il prossimo presidente degli Stati Uniti» non lo dico per scaramanzia.

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Oggi mi sono svegliato con l’idea che ai Pink Floyd Manchi un album, cioè che per essere perfetti avrebbero dovuto farne un altro. Mah. Dovrò tornare a dormire, chissà cosa ne viene fuori…

Fare tredici all’anagrafe

Esperti internettari mi suggeriscono di mettere un disclaimer: l’articolo è lungo. Ma non è solo colpa mia, per raccontare questa storia bisognava necessariamente partire dall’inizio, anzi… dalla nascita.

Fare tredici all’anagrafe /postato su Pennarossaoatway.JPG
Ho sempre pensato che il senso calcio fosse racchiuso in due immagini che – da abitante della capitale – vidi in giovanissima gioventù.
Il ferramenta del quartiere, sfegatato laziale, che espone un bandierone della Roma all’entrata del negozio con la didascalia “le scommesse si pagano”. Lazio – Roma era finita dodici ore prima, e ovviamente aveva vinto la Roma; uguale e contraria sorte sarebbe capitata al dirimpettaio (e romanistissimo) barista, se all’Olimpico le cose fossero andate diversamente.
Anche per questo, da tifoso viola, ho sempre conservato una poco celata invidia per chi è attore di una stracittadina.

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Il degrado di internet

“Fatta la legge, trovato l’inganno”, recita l’antico adagio. Un altro dice “prevenire è meglio che curare”.

Vedi la prevenzione? Per impedire che ciò avvenisse hanno avuto un’idea geniale: farlo direttamente loro, l’inganno.

Due frequenze per me, posson bastare

europa 7

La notizia di ieri è che la commissione Europea ha avviato una procedura d’infrazione contro l’Italia (ancora? Invadeteci!) per la mancata concessione delle frequenze a Europa 7, dicendo – fra l’altro – che non solo la Gasparri ma anche la Maccanico ’97 non va bene.

Una cosa che ho sempre pensato sull’affaire Rete4-Europa 7 – oltre al fatto che sia sacrosanto che la prima vada sul satellite – è che in questo caso si dimostra tutta l’ipocrisia che c’è in alcune parti dei due schieramenti: Fede spara il suo solito stornello «mandando Rete4 sul satellite si perderebbero migliaia di posti di lavoro», trascurando completamente il fatto che l’entrata di altri soggetti nel mercato della tv nazionale ne creerebbe altri e di più. Viceversa quelli-tipo-Diliberto (cioè il partito del: non è giusto perché è giusto, ma è giusto perché è Berlusconi) non proferiscono parola sul tema. Sulle migliaia di licenziamenti che ciò causerebbe.

Il colmo è che quelli-tipo-Diliberto sono il partito del posto di lavoro, ovvero quelli che difendono il “posto”, non il lavoro: un po’ troppo semplicisticamente – piuttosto che un licenziamento e due assunzioni, preferiscono nessuno dei due.

Ma, invece, il liberalequannojefaccomodo Berlusconi dà battaglia impugnando l’argomento che altre volte ha cercato (mai con un briciolo di coraggio) di smontare.

p.s. Fra me e me: e se Di Stefano compra l’Unità, come dice di voler fare, e fa fuori Padellaro..?