Andava a cento all’ora di religione

Io sono contrario all’insegnamento della religione islamica – e a quella cristiana, ebraica, induista – a scuola come sono contrario all’insegnamento di qualunque impostura della realtà cristallizzata dalla storia.
Sono ancor più contrario all’inoculamento, da parte dei genitori, di frottole basate su “fedi” fondate solo sul caso di essere nati in un posto anziché un altro.

Ma una volta che, nel Paese, si manifesta la necessità di avere l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, non capisco dove sia tutto questo scandalo nel volerne proporre anche una di religione islamica.

Mi ritorni in mente

Ce ne fosse uno, di quelli che non vogliono Blair all’UE, che porti un motivo giusto per non volerlo lì.
Io, da amante deluso – quasi per reazione –  ho un ritorno di fiamma.

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Fratelli Europei: Invadeteci

C’è una cosa che non capisco

C’è una cosa che non capisco: quando io non sono d’accordo con qualcosa – diciamo, in genere – non sono d’accordo con l’andare a sprangare qualcuno perché non condivide quella idea. E qui ci siamo. Se io non sono d’accordo, per dire, con il crocifisso in aula – come non sono d’accordo – questo non mi rende più incline a dare delle attenuanti a uno che prenda a sprangate chi mette un crocifisso nelle aule. Io non capisco proprio questa cosa della vicinanza ideologica.

Allora: il parlamento ha affossato (si usa questa parola qui, ora) un disegno di legge che metteva un’aggravante per chi va a sprangare i froci perché sono froci. Come succede per le altre discriminazioni, se tu tiri una coltellata a uno sei un bello stronzo, ma se gliela tiri perché è negro, allora sei uno stronzo e razzista. E quindi, anche qui, tutto bene. Dunque se uno mi tira una molotov perché mi piacciono gli uomini, beh sì, questa è una discriminazione, e non credo ci sia qualcuno che lo può negare.

Quindi siamo arrivati al punto: i soliti, destra più cattolicorps (udc+Binetti), hanno votato contro ‘sta modifica. Io davvero non capisco. Io non penso che la metà del nostro Parlamento sia omofoba in questo senso, che condannerebbe ogni omosessuale a essere appeso come in Iran. Penso, diversamente, che moltissima parte del nostro Parlamento – anche più della metà – sia omofoba in modo più viscido, ma certamente meno violento: con le frasi nelle orecchie, le battutine, le barzellette in cui c’è il ricchione, i modi di dire che sottointendono che “farselo mettere al culo” sia la cosa peggiore del mondo. Quelli che, non solo simpatici, ma anche originali dicono «checca isterica». Insomma, tutte cose che mi irritano ferocemente.

Però io non credo che ci sia qualcuno, lì dentro, che vorrebbe davvero prendere un omosessuale a sprangate. Lo prendiamo in giro, “ahah, ci sono più donne per noi”, e altre argute simpaticherie del genere, ma – allora – perché votano così? Voglio dire, prendiamo Binetti: la signora non è la mia tazza di tè, immaginerate, però non ce la vedo proprio a andare a pestare un omosessuale. Anzi, faccio questo sforzo d’immaginazione, mi azzardo a pensare che se si trovasse in una scena in cui un gay viene picchiato da dei fascistelli, lei, Binetti, andrebbe anche a soccorerlo. E dunque?

Finché son contro al matrimonio, mi incazzo e lo capisco. Scelgono il loro dogma anziché la felicità altrui. Ma qui? Che tipo di egoismo ideologico c’è? Io davvero non capisco.

Nobelesse oblige

L’America è in declino.
Il Nobel per la medicina è andato a tre americani. Il Nobel per la fisica è andato a tre americani. Il Nobel per la chimica è andato a due americani e a un israeliano. Il Nobel per la letteratura non l’hanno dato a Philip Roth, quindi non conta. Il Nobel per la Pace è andato a Obama. Il Nobel per l’economia è andato a due americani.
Insomma: 8 Nobel su 10 sono andati ad americani, 1 a un israeliano e uno non conta