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Emidio racconta la fase della presa di coscienza completa, quella in cui si rende conto che tutte le ore – e i giorni e i mesi – spesi dietro a dei dogmi che ti peggiorano la vita, a costrizioni incastonate sull’infelicità delle persone, a morbosi comitati giudiziarî imputanti accuse medievali, sono tutte costruzioni fasulle. È il momento in cui si rende conto, a tutti gli effetti, di non essere più un Testimone di Geova. Quello in cui decide di riappropriarsi del suo futuro.
L’ultima fase, quella più difficile, è “ok, è tutto sbagliato, semplicemente una fantasia”. È la fase più difficile perché comporta l’ammissione del fatto che il tempo passato a credere è tempo buttato via. È tempo che nessuno ti restituirà più. È tempo che hai dedicato a vivere in una fantasia e non nella realtà. Insomma, dura da buttare giù, ve l’assicuro. Però è l’unica fase che consente di recuperare almeno il tempo futuro.
Dice un proverbio africano: il miglior momento per piantare un albero era trent’anni fa, il secondo miglior momento è “ora”.