Ma se io alla prima domenica di sole volessi tornare, per un’altra volta, a parlare con chiunque di qualunque cosa, perché mi diverto e per vedere l’effetto che fa, c’è qualcuno che sa come potrei avere l’autorizzazione dal comune per stare lì senza rischiare di essere cacciato dalla polizia come l’altra volta?
Sia Luca Pioli che Giulio B mi avevano detto che bastava equipararlo a una fittizia iniziativa politica e che non ci sarebbero stati problemi, però, invece – quando gli ho chiesto meglio – dopo essersi informati meglio mi hanno spiegato che non è così facile.
Qualcuno sa come aiutarmi?
Dato che i pulotti hanno parlato di occupazione di suolo pubblico, a Roma, per ottenere l’autorizzazione devi farti degli sbattimenti burocratici non indifferenti http://tinyurl.com/yd9nsa e comunque non è gratis…
Se invece la caratterizzi come una manifestazione, a questo punto, secondo la Costituzione, non hai bisogno di nessuna autorizzazione. Non devi far altro che comunicarla alla questura di Roma, con un certo anticipo (credo 3 giorni almeno). Questo è il modulo http://www.commissariatodips.it/contents/licenze/comunicazioni/pubblica_manifestazione.pdf
Come vedi anche nel modulo da consegnare alla questura c’è uno spazio per dichiarare di aver richiesto l’occupazione di un’area pubblica “alla seguente Autorità ________________” però non mi risulta che per una manifestazione si debba richiedere altra autorizzazione oltre a quella della questura.
In definitiva, fossi in te proverei a fare solamente la richiesta in questura, una volta che ti danno l’autorizzazione (che possono negarti solo per motivi di ordine pubblico, quindi, direi, non possono negarti..) fai il tuo “sit-in” e se qualche vigile ti stressa gli dici che hai l’autorizzazione della questura, secondo me, a quel punto, eviteranno e ti lasceranno stare, anche se forse sarebbe necessaria anche l’autorizzazione all’OSP da parte del Comune.
Fine delle mie conoscenze in burocrazia.
Proposta:
ma se espandessimo la tua idea a n piazze italiane, tutte, in contemporanea, con un banchetto con uno che parla con chiunque di qualunque cosa? Io per Milano ci sto…
si teoricamente devi richiedere il suolo pubblico ai vigili. Normalmente (o almeno a siena) per mettere un semplice banchetto il costo è solo di una marca da bollo, perchè se non sbaglio l’occupazione fino a 3mq è gratis, sopra 3mq inizi a pagare un tanto al metro. Se fai la comunicazione in questura si ci vogliono 3 giorni di preavviso, meglio comunque mandare la comunicazione prima, che normalmente vengono assegnate delle prescrizioni.
Sergio scrive::
Ma quindi debbo stampare il modulo alla questura, o inviarlo a qualche indirizzo (email?)?
Ho paura che lasciando bianco quello spazio non accettino la pratica, no?
Sergio scrive::
Ci avevo pensato ed era una cosa che volevo davvero fare. Però credo che la cosa del modulo crea problemi all’organizzazione. Io la farei anche questa domenica.
per l’occupazione del suolo pubblico ogni comune prevede il proprio iter burocratico
per il comune di Roma non riesco a mettere il link perché troppo lungo, ma se con Google cerchi questa stringa
“occupazione luogo pubblico comune di roma” il
link è il primo della lista
se il banchetto insiste su suolo privato non c’è nulla da pagare, sul pubblico ci sono le immancabili marche da bollo, che vengono però risparmiate alle ONLUS
@ Giovanni Fontana:
No direi che devi stamparlo e portarglielo di persona, il che ti permette anche, se trovi un impiegato minimamente gentile e preparato, di chiedere qualche delucidazione in più.
Giovanni Fontana scrive:
Ho paura che lasciando bianco quello spazio non accettino la pratica, no?
Sinceramente non lo so. A quanto mi risulta, quando si fa una manifestazione non c’è bisogno di richiedere l’autorizzazione a occupare il suolo pubblico, proprio perchè, in quanto pubblico, è fatto a posta per farci le manifestazioni pubbliche…
Il problema sta nel fatto che tu abbia bisogno del banchetto e delle sedie che effettivamente potrebbero costituire occupazione del suolo pubblico. Credo che anche nell’ambito di una manifestazione pubblica, per mettere su i gazebi per raccogliere firme (per esempio) si debba chiedere l’autorizzazione (ma se non metti nessun gazebo e fai un semplice corteo non credo ci voglia). Però, trattandosi di un’occupazione molto ridotta, e avendo tu dimostrato la tua buona volontà comunicando la manifestazione in questura, credo che potresti confidare in una certa tolleranza da parte dell’autorità .
Detto ciò, se vuoi la certezza assoluta, ti spetta un iter burocratico un po’ più tortuoso, descritto nel primo link della mia risposta.
Giovanni Fontana scrive:Ci avevo pensato ed era una cosa che volevo davvero fare. Però credo che la cosa del modulo crea problemi all’organizzazione. Io la farei anche questa domenica.
Sì effettivamente, se la vuoi fare già questa domenica, vedo un po’ difficile riuscire a coordinare più persone così in fretta, ma se magari si decidesse una data più in la, non credo che la richiesta delle autorizzazioni necessarie rappresenterebbe un grosso ostacolo.
A Milano, da ormai sei mesi, ogni settimana ci incontriamo in piazza a parlare con un megafono e dei volantini di democrazia. Richiediamo semplicemente, con qualche giorno di preavviso, il nulla osta della questura. Se non sbaglio, se vuoi anche un tavolino, dovresti fare la richiesta di occupazione di suolo pubblico con una carta da bollo, in ogni caso in questura dovrebbero saperti consigliare 😉
Spero di esserti stata d’aiuto
A Torino, e nella Regione Piemonte in generale, puoi venire quando vuoi (mi pare anche in Puglia). C’è una magnifica legge che sostiene l’arte di strada (e in questo puoi benissimo far rientrare le tue chiacchierate, perchè la definizione è quanto mai ampia) e che permette a chiunque di posizionarsi e agire sul suolo pubblico, purché non interferisca con il traffico o crei problemi di sicurezza.
Insomma, non ti resta che venire a trovarci!