Oggi sono stato al Carnevalone di Poggio Mirteto. È conosciuto come il carnevale anticlericale perché festeggia l’autoliberazione del paesino del reatino dallo Stato Pontificio. Così ci sono un sacco di persone vestite da suore e da preti ed è anche divertente. Anche se, dopo un po’, è sempre la stessa cosa. Spesso ci sono allusioni o raffigurazioni esplicite di rapporti sessuali o pornografia nei travestiti membri del clero, così a dimostrare quanto si sia dipendenti e determinati da quell’immaginario – di castigo del sesso, suo flagello e proibizione – da cui la teoria vorrebbe che una persona laica si emancipasse (se un prete e una suora fanno sesso, e sono consenzienti, a me non frega niente: non c’è nulla di male).
Poi, al centro, c’era una raffigurazione di Calderoli con un minareto nel culo (immagine omofoba, fra l’altro). Sì, un minareto, con intorno diverse scritte in arabo. Sotto si spiegava che quest’anno il carnevale era dedicato agli immigrati – e va bene – e in particolare ai mussulmani offesi da Calderoli. Ai mussulmani. Anzi, di più, c’era scrtto “il popolo islamico”, in pieno gergo fascistoide.
Non ci sono più gli anticlericali di una volta.
“Non ci sono più gli anticlericali di una volta.”
giá…
è che a volte ci si stanca così tanto della padella che si arriva a chiedere a gran voce la brace.
potrebbe essere perché in realtà non basta essere anticlericali, la loro visione del mondo è comunque religiosa, la loro critica al clero è di non essere abbastanza religioso, idem la critica a Calderoli
sono dei Savonarola non dei Pasolini
Pasolini come esempio dell’intellettuale non religioso mi sembra mal scelto.
@ farfintadiesseresani:
Però come “fuori dalle schiere” sì.
Un giorno mi andrebbe di parlarne, con te, dell’indubbiamente religioso Pasolini.
(o, per altrissimi versi, di Don Milani. O di Cristopher)
eheh
io invece non l’ho di certo scelto a caso e sono convinto della mia scelta
Pasolini perviene alle scelte giuste arrivandoci dalla parte sbagliata (o se preferisci dalla strada più difficile)
esattamente l’opposto dei nei neo-talebani del Carnevalone di Poggio Mirteto che arrivano alle scelte sbagliate pur avendo il vantaggio di del percorso più facile
franco rivera scrive::
mi riferivo alla scelta di Pasolini e alla critica di tale scelta da parte di farfintadiesseresani
franco rivera scrive::
Anche sull’aborto?
(è una domanda schietta, non tendenziosa. Perché so come la pensi al riguardo)
anche sull’aborto
nel momento in cui la sua posizione personale contraria, pur con dolore, non si trasforma in un veto per gli altri
del resto la contraddizione della legge sull’aborto, è che ogni persona sana di mente è contraria all’aborto in quanto tale, ma è contemporaneamente favorevole a una legislazione che contempli l’aborto legalizzato e non visto come reato
questa contraddizione non è figlia di confusione di idee, ma della necessità di scegliere il male minore tra due mali, senza trincerarsi su posizioni precostituite
se vuoi, quello che guida chi si schiera a favore della legge è lo stesso principio caritatevole si chi costruiva le “ruote” per i neonati abbandonati all’ingresso degli orfanotrofi, sostituito ora dalla possibilità di abbandono dei neonati da parte delle madri direttamente agli ospedali dopo il parto
nessuno si augura che vengano abbandonati i bambini, ma meglio abbandonati all’ospedale che uccisi nel cassonetto della spazzatura
E unici standard clericali.
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/21/news/parroco_contro_mcdonald_s-2385081/
Aldilà che aveva più senso (ma nella religione il senso non ha più senso) dire tuttalpiù “Fedeli, non andate”, il parroco aggiunge poi:
“Se si fosse trattato di un paese islamico non si sarebbero permessi”
Quanto gli garberebbe 🙂
@ Dario:
Al solito, un cristiano praticante non ha bisogno del parroco per sapere cosa fare il mercoledà delle ceneri… idem per i centri commericiali aperti la domenica
Pax