Ma ora, a parte la baldoria e gli spernacchiamenti a quelli che l’America è sempre la stessa, ce lo possiamo dire?
Dài, insomma, siamo tutti contenti, ma il Nobel per la pace a Obama è come dare il Nobel per la letteratura al “prossimo romanzo di Chuck Palahniuk”. E se poi lo leggi e fa schifo?
Vabbè, non si può fare, ma secondo me sarebbe un gran figo se lo rifiutasse dicendo: «ripasso di qui fra un paio d’anni, state tranquilli». Eh, lo so, sarebbe troppo presuntuoso. Com’era che fece Quasimodo al Nobel del ’59? «È stupito di aver ricevuto questo premio?» «No.»