Not in His name

La storia è questa: una ragazza, poco dopo la nascita, perde la vista. Vive una vita molto ritirata, quasi dimessa: esce poco se non accompagnata dai genitori. I suoi genitori non vogliono avere un cane in casa, quindi lei non può avere un cane-guida. In queste condizioni è praticamente privata della possibilità di muoversi. Arrivata a ventotto anni riesce a trovare un escamotage: un cavallo! Inspiegabilmente, questa volta, i genitori accettano.

Se ascoltaste questa storia fin qui cosa pensereste? Che quei genitori sono dei mascalzoni. Che mettono davanti al bene della figlia la loro repulsione per i cani. Chissà quanti di noi non amerebbero avere un cane in casa, però in confronto alla felicità della figlia chi potrebbe sentirsi di fare questioni? Invece questi genitori egoisti e capricciosi non si curano del bene della figlia, ma delle loro fisime.
Sbaglio, o è quello che tutti noi penseremmo?

Mona

Ora, si dà il caso che questa ragazza sia mussulmana, e che per molti mussulmani i cani siano animali turpi: vedete come tutta la storia assume un significato, come quei genitori iniziano ad avere delle potenti attenuanti? La foto con il cavallo ci fa quasi simpatia, alla fine è stata una buona idea. E quanto ai genitori, beh, in fondo è la loro fede. È quello che “sentono”, come tanti altri “sentono” un altro Dio. Che ci possono fare?
Ed è esattamente questo il problema dell’atteggiamento che abbiamo con la religione – ogni religione: ma soprattutto ogni religione che imponga divieti infondati sulla felicità delle persone – e cioè che diamo dei bonus di responsabilità, un assegno in bianco per la cattiveria, a chi motivi i proprî atteggiamenti lunatici e prepotenti sotto l’egida di un culto.

«Fa’ quello che vuoi, amico mio, per carità, ma non sono disposto a scontarti nessuna delle responsabilità di ciò che fai in nome delle cose in cui credi»
Dare a ciascuno le proprie responsabilità, che è anche la cosa più altruista che c’è.

64 Replies to “Not in His name”

  1. Rispetto la scelta dei genitori, anche se non la condivido proprio per niente, però una soluzione per la figlia l’hanno trovata… e l’hanno trovata quando la figlia ha compiuto 28 anni, chissà come mai non prima… non erano in condizioni per farlo?
    So che i mussulmani considerano immondi i maiali ma chissà per quale motivo molti mussulmani (significa: non tutti!) considerano animali turpi i cani…
    Caro Giovanni, ci sono molte persone che non sono legate ad una religione e che si comportano in maniera fanatica per delle loro convinzioni, guardiamoci un po’ intorno!

  2. non sono disposto a scontarti nessuna delle responsabilità di ciò che fai in nome delle cose in cui credi
    ———-
    D’accordo, almeno con la clausola “sono disposto a cercare di vedere la tua buona fede” (no pun intended). E intendendo quel “credi” in senso ampio: non solo religioso. (Non solo le fedi religiose fanno danni, anche se per ovvi motivi storici hanno una fedina penale più lunga. Classico controesempio? Pol Pot.)

    Tornando al racconto: colpisce anche me come i genitori abbiano aspettato i 28 anni della ragazza. C’entrerà il “mantenerla pura”?

    Inoltre, avevo chiesto alla mia collega musulmana (piuttosto decisa: Kuwaitiana, porta l’hijab, i cani le fanno ribrezzo, eccetera) se i cani da guida fossero permessi per i musulmani. Mi ha risposto che “ovviamente” sono permessi, al più si chiede di farli dormire fuori casa o in una stanza a parte. I genitori della ragazza sono dei bei fanatici, insomma, anche per dei musulmani molto devoti.

  3. tenkiu ha scritto:

    Caro Giovanni, ci sono molte persone che non sono legate ad una religione e che si comportano in maniera fanatica per delle loro convinzioni, guardiamoci un po’ intorno!

    Un esempio?

  4. @ Chiara:
    A parte gli scherzi, oltre ai tabù religiosi, che Gesù ha ampiamente superato, ci sono tabù umani-superstiziosi, pensiamo ad esempio al gatto nero, la maggiorparte degli italiani rimane irretito al passaggio di uno di questi deliziosi animali, oppure chi osa sfidare la sorte, passando sotto ad una scala? Ma ce ne sono altri, ad es. se voi foste invitati da amici cinesi e vi offrissero delle tartine con una salsina nera molto buona (simil caviale) e prima di addentarle vi dicessero che sono formiche cosa fareste?
    Ecco qualche esempio di come funziona il tabù al di fuori del mondo religioso

  5. @fra Alberto: Io addenterei. Mangio tutto, a priori – tranne cetrioli e melone a cui sono intollerante, e le cervella che non mi piacciono (però stravedo per le altre interiora).

    Cerco di non essere superstiziosa. Per motivi religiosi, guarda te… Mi restano due scaramanzie, però: andare al Gay Pride tutti gli anni, e far gran scene per dire il nome di una certa opera di Verdi* (un omaggio a un vecchio amico perso di vista, a dirla tutta).

    *vedi http://it.wikipedia.org/wiki/La_forza_del_destino#Curiosit.C3.A0 e http://en.wikipedia.org/wiki/La_forza_del_destino#The_so-called_.22curse.22 – la seconda fa anche ridere.

  6. @ restodelmondo:
    si ma tu sei proprio di fuori, il pechinese lo mangeresti? IL MIGLIORE AMICO DELL’UOMO????

    Anche io niente superstizione e proprio per motivi religiosi, mangio carne di maiale (a proposito, ricordo ancora il brindisi con Giovanni a Maometto con il vino rosso e la carne di maiale di 2 settimane fa) e qualsiasi cosa sia appetitoso e chiaramente mi stizzisco quando vedo un certo fanatismo etico in cose veramente inutili.
    restodelmondo ha scritto:

    *vedi http://it.wikipedia.org/wiki/La_forza_del_destino#Curiosit.C3.A0

    non l’ho capita…

  7. @ fra Alberto:
    Bene gli esempi che hai portato capitano a fagiolo. La superstizione è una forma di fanatismo, lieve. Se incontrando un gatto nero cambio strada sono solo una che c’ha un po’ di tempo da perdere ad elaborare un nuovo percorso, se incontro una tizia con un gatto nero e la brucio viva sicuro me lo ha chiesto Dio. Il fanatismo da te citato è una forma innocua di demenza, quando alle forme di demenza si mescola la presunta difesa di un valore divino, si commettono le cose atroci. Mi sarei aspettata la risposta:” patria”. Può, in effetti, capitare che la difesa del concetto di patria conduca al fanatismo sadico. Sono due, Dio e la bandiera. Altre non me ne vengono in mente. Il Dio dei cristiani ha fortunatamente passato l’età dei lumi (cioè si è occidentalizzato, ci sono delle cose a cui la gente non avrebbe più creduto comunque quindi si è adattato e risparmia fiato) rifiuto preservativo a parte, non è sponsor di molte altre forme di demenza truculenta.

  8. restodelmondo ha scritto:

    D’accordo, almeno con la clausola “sono disposto a cercare di vedere la tua buona fede”

    No, per nulla. La buona fede non è una scusante.
    torturo mio figlio fino a farlo morire dissanguato perché credo che così un alieno lo porterà in paradiso rendendolo immortale.
    Valuti la mia buona fede?

    restodelmondo ha scritto:

    E intendendo quel “credi” in senso ampio: non solo religioso. (Non solo le fedi religiose fanno danni, anche se per ovvi motivi storici hanno una fedina penale più lunga. Classico controesempio? Pol Pot.

    Sì, sono d’accordo. E Pol Pot mi sembra anche un buon esempio di fede come la intendo io. Il problema è essere dogmatici.

    restodelmondo ha scritto:

    I genitori della ragazza sono dei bei fanatici, insomma, anche per dei musulmani molto devoti.

    Capisci che per me questo è irrilevante? Che uno sciocco libro scritto anni fa da qualche pastore dica o non dica una cosa, non rende legittimo per una persona fare checchessia.

  9. @ chiara:
    Io non sono d’accordo con te, credo che non possa essere soltanto la religione una causa di fanatismo. Potrei elencarne altre, hai detto la patria, ma anche moltissime altre dottrine politiche.

    Quello che dico io è che la religione ha in sé il germe del fanatismo, che è il dogma. Il credere qualche cosa senza poter essere smentiti, e da quello nessuna religione può prescindere.

    INoltre, e questo è quello che rilevavo, in ogni altro contesto noi siamo enrmemente più critici che sulla religione. Se noi, alla stessa storia, avessimo sostituito un padre che – chessò, per ragioni di bandiera- odia i cani perché sono simbolo dello stato avverso, e non prendere un cane-guida alla figlia, lo considereremmo molto piùà un delinquente che con l’alibi della religione: ed è questo che è sbagliato.

  10. fra Alberto ha scritto:

    pensiamo ad esempio al gatto nero, la maggiorparte degli italiani rimane irretito al passaggio di uno di questi deliziosi animali

    Vale tutto ciò che ti ha detto Chiara, ma non dimentichiamoci una cosa più importante: chi lo fa, comunque, è un cretino.

  11. @ Giovanni Fontana:
    Sì, il concetto era più o meno quello, patria e dottrine politiche. Non è vero che siamo meno critici “noi”. Se un padre in Italia (direi in genere in occidente, che poi t’incazzi se uno pensa solo all’Italia) facesse questa cosa ad un figlio, un giudice (il senso critico dello Stato) gliene toglierebbe l’affido, senza curarsi delle motivazioni politico/religiose che stanno dietro il gesto malato. Non è concesso agire in maniera cretina e dannosa in nome di nessuna idolatria, tolleriamo*, però, l’agire irrazionle e non dannoso. La morale laica (che è la forma più alta di morale esistente ad oggi, perché deriva dal processo evolutivo di una coralità di uomini, e non da un dogma imposto da un tizio nel medioevo, altro che mignotte…) è quella che ci fa indignare**, e che in un caso del genere farebbe scattare l’intervento della magistratura. Il punto è che la forma più alta di morale non è equamente distribuita sul globo.

    *Chiaramente, il concetto di tolleranza implica un certo “guardare dall’alto in basso”. Ma la democrazia ha il suo prezzo.
    **L’indignarsi automatico di un popolo davanti ad uno scempio ne determina la superiorità culturale, chiaro.

  12. @ Giovanni Fontana:
    Se vogliamo la superstizione si fonda su una certa forma rigida di ignoranza…
    Comunque esempi ne stanno a bizzeffe ad es.: il fanatismo scientifico, sai quanti esempi di stragi impetrate per il puro scopo di sperimentare, negli anni ’60 sperimentavano in USA sui carcerati, ora non ho i riferimenti ma me li posso procurare

    @ chiara:
    Grazie per il commento, ti ho anche spiegato il fatto dei numerini 🙂

  13. fra Alberto ha scritto:

    il fanatismo scientifico

    Questa è una contraddizioni in termini, è un’associazione che non può starci. La scienza è una disciplina, il metodo scientifico è un metodo. Ci può essere il fanatismo geografico? Il fanatismo odontoiatrico?

    È il solito equivoco, quello di accusare l’ateismo per Stalin, come se io accusassi il cattolicesimo (o i vegetariani) per Hitler.

  14. fra Alberto ha scritto:

    @ Giovanni Fontana:
    negli anni ‘60 sperimentavano in USA sui carcerati

    Si ma quella era una devianza ed era illegale. Anche i serial killer sono fanatici, ma sono devianze non accettate dalla massa e punite dalla legge. Altra cosa è il fanatismo legale, nocivo, e tollerato.

  15. @ Giovanni Fontana:
    Giovanni Fontana ha scritto:

    fra Alberto ha scritto:
    il fanatismo scientifico
    Questa è una contraddizione in termini

    Si, quello che una volta chiamavamo argomento elenchico!
    Ok, cerco in breve di manifestare la mia idea che riguarda la centralità del discorso.
    Il problema sta nella mente dell’uomo-donna, e in questi termini:
    Ogni uomo “tende” a crearsi una sorta di idolo, cosa intendo quando chiamo “idolo” un’idea, intendo dire un’idea che diventa il centro di riferimento, una sorta di mamb-jambo, citando Max, cioè un qualcosa che consideriamo in grado di risolvere ogni nostro problema se sacrifichiamo a lui qualsiasi cosa. Nell’Illuminismo ad esempio, la ragione venne idolatrata, e tutto a lei veniva “sacrificato”, quindi statue religiose e libri considerati tali: via!
    Chiaramente non tutti gli Illuministi lo facevano…

    Secondo passaggio:
    Ecco passate il modo di ragionare idolatrico, che è valido anche per i vegetariani!, al mondo religioso, ed è quello che io rifiuto in modo categorico ed è la grande differenza tra il dio idolatrico creato da noi dal Dio della rivelazione di Gesù Cristo (che fra l’altro non credo si sia occidentalizzato, ma è solo cambiato il modo di leggere le scritture, anche se di questo ne abbiamo già parlato).
    In questo apprezzo molto l’opera che Giovanni compie, ma che chiaramente alle volte sfocia in una generalizzazione spagliata, che chiamerei il DOGMA DEL FONTANA n.1 (lui sa a cosa mi riferisco 😉
    Se Dio esiste solo per risolvere i nostri problemi, siamo nell’idolatria, se invece mi pongo in ascolto di ciò che Dio dice, e in Cristo abbiamo l’apice della rivelazione ed è il criterio fondamentale per leggere tutto il resto della Sacra Scrittura, allora sono nella “vera religione” quella che vuole l’uomo felice.
    Vi consiglio di vedervi “I passi dell’amore” in particolare il dialogo tra il pastore protestante e sua figlia.
    Spero di essermi spiegato
    😉
    PS
    Commentate il link del nome, mi serveeee!

  16. @ fra Alberto:
    Albertone, era tanto che non dicevi cazzate! Mi mancava!

    L’illuminismo non ha mai IDOLATRATO nulla. L’illuminismo, il metodo scientifico è esattamente l’antidoto all’idolatria. Voi cattolici idolatrate gesù, idolatrate i profeti, idolatrate la castità della madonna.
    Nella comunità scientifica questo non avviene. Einstein è forse il fisico più importante della storia, assieme a Newton, eppure gli errori che faceva Einstein (figuriamoci Newton) ora li sa un neolaureato in fisica. Contraddire Einstein con delle prove, nella comunità scientifica, dà enorme credito. Così in tutte le discipline: la storia, la letteratura, la biologia, etc.
    Invece, nel mondo religioso, chi dicesse che Gesù ha detto una bella serie di cazzate verrebbe subito estromesso per lesa maestà.

    Siete voi credenti gli idolatri. Noi non abbiamo profeti: anzi, non aspettiamo altro che qualcuno li smentisca.

    Ah:

    fra Alberto ha scritto:

    a, se invece mi pongo in ascolto di ciò che Dio dice,

    Te lo dico io, non ti dice nulla Dio: se pensi che Dio ti parli o ti mandi messaggi sei un bell’egocentrico.

  17. fra Alberto ha scritto:

    @ Giovanni Fontana:

    pongo in ascolto di ciò che Dio dice, e in Cristo abbiamo l’apice della rivelazione ed è il criterio fondamentale per leggere tutto il resto della Sacra Scrittura, allora sono nella “vera religione” quella che vuole l’uomo felice.

    Ecco questo mi interessa assai. Ne possiamo parlare anche “da te” perché sono sinceramente interessata a questo argomento. Lasciamo perdere il credere o meno all’esistenza di Dio, mettiamo che c’è. Dio ha dettato un libro, che in soldoni dice:
    1) Perdona 70 volte 7;
    2) Puoi rinascere, anche se sei una persona di merda, c’è spazio per un rinnovamento, per migliorarti e cambiare (sotto questo punto di vista la Pasqua è una festa che non mi dispiace)
    3) sii prodigo nell’amare;
    4) segui questi dettami e sarai felice;

    Io ho colto solo questi quattro punti, ma possiamo ipotizzare ce ne siano anche 20, non cambia.

    Bene. Detta il libro, il lettore assimila il concetto e poi si mette in dialogo con l’autore. Ma che si dicono? Cioè Dio, non ha esaurito gli argomenti con i punti di cui sopra? Gira delle postille? Se così fosse, toccherebbe fare delle note al libro ogni volta che qualcuno ha ricevuto un messaggio, no? O almeno fare il volume 2 dell’opera, per inserire i chiarimenti successivi e le integrazioni. Non sono ironica, giuro, sono seriamente curiosa.

  18. Chiara ha scritto:

    1) Perdona 70 volte 7;
    2) Puoi rinascere, anche se sei una persona di merda, c’è spazio per un rinnovamento, per migliorarti e cambiare (sotto questo punto di vista la Pasqua è una festa che non mi dispiace)
    3) sii prodigo nell’amare;
    4) segui questi dettami e sarai felice;

    In realtà ha dettato un libro in cui tutte le migliori intelligenze dei secoli scorsi hanno letto: devi ammazzare gli omosessuali, le adultere, i figli disobbedienti, torturare gli infedeli, etc.

  19. @ Giovanni Fontana:
    Occorre aggiunga che non era (non sono) le MIGLIORI? Il libro privato degli orpelli dice davvero 4 cose IN CROCE (oh, non ce la faccio a rimanere seria, uffa!), non occorre nemmeno un’intelligenza mediocre per capirlo.

  20. @ Giovanni Fontana:
    Il discorso di Agostino l’abbiamo già affrontato ampliamente in privato e in pubblico ma sembra veramente difficile affrontare il DOGMA DI FONTANA n.2: che l’interpretazione biblica debba essere letterale in tutte le sue parti!
    Ora Agostino, una delle maggiori intelligenze di tutta l’umanità, era influenzato dalla sua cultura, come trattavano gli omosessuali del IV sec.? Li bistrattavano! Oppure cosa ne pensavano delle prostitute a quel tempo? Le dileggiavano! Ecco Agostino in questi punti non è riuscito a fare un salto e ad abbracciare in toto il messaggio evangelico.

    Il discorso che fai sul narcisismo di cui sarei affetto, non mi tange più di tanto, perchè non affermo che Dio mi parli expressis verbis, mi interessa sapere cosa ne pensi di quello che ho scritto a proposito del costruirsi un immagine di Dio placebo, e mi vuoi rispondere per cortesia?

  21. fra Alberto ha scritto:

    che l’interpretazione biblica debba essere letterale in tutte le sue parti!

    Macché, sei tu a dirlo questo! Interpretiamola: com’era quel comandamento? Non uccidere. Eh no, interpretiamolo. Scusami, mica si può prendere alla lettera. Non uccidere, insomma, non uccidere gli individui, ma uno con l’orecchio storto mica è un individuo! Uccidiamolo.
    E quell’altro? Porgi l’altra guancia? Naaa, porgi l’altra guancia… e poi tira un bel cazzottone! Mica lo puoi interpretare letteralmente.

    Come vedi, applicando il tuo criterio può valere tutto.

    fra Alberto ha scritto:

    Ora Agostino, una delle maggiori intelligenze di tutta l’umanità, era influenzato dalla sua cultura

    Vale esattamente lo stesso per te. Che ora decidi che non ci deve essere sesso fuori dal matrimonio, ma che un figlio disobbediente non lo devi ammazzare.
    Entrambe le cose sono prescritte nel tuo libro.

    Dunque l’unico modo per non farsi influenzare dal tempo è leggere, davvero, quello che c’è scritto: non fare interpretazioni che possono dire tutto e il contrario di tutto (e quindi essere influenzate dal pensiero del tempo).

    fra Alberto ha scritto:

    Ecco Agostino in questi punti non è riuscito a fare un salto e ad abbracciare in toto il messaggio evangelico.

    Ma guarda che arrogante che sei! Agostino, una delle migliori intelligenze, dici, non è riuscito ad astrarsi dal proprio tempo, mentre tu… Tu che sei un figone sì che ci riesci e interpreti le Scritture per quello che è il loro vero significato!

    È il primo dei vizî capitali… st’attento.

    fra Alberto ha scritto:

    mi vuoi rispondere per cortesia?

    Mi sembrava di averlo fatto, fammi una domanda più specifica.

  22. @ Giovanni Fontana:
    Giovanni Fontana ha scritto:

    fra Alberto ha scritto:
    che l’interpretazione biblica debba essere letterale in tutte le sue parti!
    Macché, sei tu a dirlo questo! Interpretiamola: com’era quel comandamento? Non uccidere. Eh no, interpretiamolo. Scusami, mica si può prendere alla lettera. Non uccidere, insomma, non uccidere gli individui, ma uno con l’orecchio storto mica è un individuo! Uccidiamolo.

    Per adesso ti rispondo solo a questo:
    come tu ben sai l’enunciazione universale di una norma generale come “Non uccidere” va applicata, giusto? E in generale siamo tutti d’accordo che chi consideriamo “persona” o “individuo” non va ammazzato. Ora il problema nasce in almeno 3 circostanze diverse:
    1: La leggittima difesa: uno ti sta per sparare, che facciamo? Spariamo prima noi?
    2: Il tirannicidio: è giusto ammazzare 1 al posto di 10.000 e oltre persone che vengono uccise?
    3: Quando non consideriamo “persona” un individuo, vedi embrione o feto, che si fa?
    Io sono per un’interpretazione “restrittiva”, ovvero tendo ad andare verso la lettera in questo caso, mentre, ATTENZIONE, quando Dio ordina di sterminare tutti gli abitanti di Gerico, interpreto “spiritualmente” il testo e mi spiego: ritengo sia un’allegoria, il peccato e il demonio sono i nemici da sterminare e non più gli abitanti o i miei nemici. Non so se è chiaro. Come faccio a passare dal “restrittivo” all'”allegorico”? Semplice ciò che non corrisponde al pensiero di Gesù lo passo all’allegoria 🙂
    Per il resto a più tardi

  23. @ fra Alberto:
    Cavolo, hai dato una risposta perfetta, sbagliando solo una parola, immagino un errore di disattenzione: te lo correggo qui.

    fra Alberto ha scritto:

    Io sono per un’interpretazione “restrittiva”, ovvero tendo ad andare verso la lettera in questo caso, mentre, ATTENZIONE, quando Dio ordina di sterminare tutti gli abitanti di Gerico, interpreto “spiritualmente” il testo e mi spiego: ritengo sia un’allegoria, il peccato e il demonio sono i nemici da sterminare e non più gli abitanti o i miei nemici. Non so se è chiaro. Come faccio a passare dal “restrittivo” all’”allegorico”? Semplice ciò che non corrisponde al pensiero di Alberto lo passo all’allegoria

  24. Ho detto questo:

    Il problema sta nella mente dell’uomo-donna, e in questi termini:
    Ogni uomo “tende” a crearsi una sorta di idolo, cosa intendo quando chiamo “idolo” un’idea, intendo dire un’idea che diventa il centro di riferimento, una sorta di mambo-jumbo, citando Max, cioè un qualcosa che consideriamo in grado di risolvere ogni nostro problema se sacrifichiamo a lui qualsiasi cosa.

    Sei d’accordo, si o no?

  25. fr Alberto ha scritto:

    Ho detto questo:
    Il problema sta nella mente dell’uomo-donna, e in questi termini:
    Ogni uomo “tende” a crearsi una sorta di idolo, cosa intendo quando chiamo “idolo” un’idea, intendo dire un’idea che diventa il centro di riferimento, una sorta di mambo-jumbo, citando Max, cioè un qualcosa che consideriamo in grado di risolvere ogni nostro problema se sacrifichiamo a lui qualsiasi cosa.
    Sei d’accordo, si o no?

    Ti avevo già risposto: se intendi per idolo qualcosa di immutabile è ciò che fanno le religioni, ma non è ciò che fa la comunità scientifica.
    Io non ho nessun idolo, ma soprattutto non voglio averne: se mi dimostri che ciò che penso è idolatrato, acriticamente, cambio idea.
    Non vale lo stesso per te.

  26. @ Giovanni Fontana:
    Giovanni Fontana ha scritto:

    Ti avevo già risposto: se intendi per idolo qualcosa di immutabile è ciò che fanno le religioni, ma non è ciò che fa la comunità scientifica.

    guarda che la comunità scientifica, come tutte le realtà sociali che si pongono un fine, ha diverse correnti di pensiero, e la realtà sta lì a ricordarcelo (ex. pro o contro life, uno su tutti)

    Giovanni Fontana ha scritto:

    Io non ho nessun idolo, ma soprattutto non voglio averne: se mi dimostri che ciò che penso è idolatrato, acriticamente, cambio idea.
    Non vale lo stesso per te.

    Si in effetti qui hai ragione, anche se ti ho già segnalato due punti su cui dovresti riflettere e verificare, poi ne pariamo.
    😉

  27. Giovanni Fontana ha scritto:

    @ chiara:
    Quindi Agostino d’Ippona era un cretino?

    Agostino era figlio del suo tempo, è logico. Non è Alberto ad aver fatto il salto che Agostino non è riuscito a fare, sono gli uomini che lo circondano che hanno sviluppato una morale non cattolica, (che rende l’omofobia -per esempio- una cosa turpe), alla quale lui, obtotro collo si adegua. Il salto è avvenuto fuori dal testo.
    Poi io mi riferisco al succo vero della storia, non alla morale che di volta in volta si può trarre dagli aneddoti presenti. Dio manda il figlio per mandare un messaggio e dare un segno attraverso la sua uccisione previa tortura. La storia è questa, lascia stare le divagazione dei pani e dei pesci, le mignotte redente, le schiave savie e stolte, sono siparietti quelli, per tenere alta l’attenzione del lettore.
    Secondo me c’è troppa gente che non ha gli occhi sulla palla nel cattolicesimo, stanno sempre lì a parlare di fantascienza, angeli demoni, famiglia, ricchioni, preservativi, è come se 50milioni di persone credessero nei promessi sposi, e stessero sempre lì a parlare di Agnese . Se domenica mi fanno fare l’omelia a me faccio un sacco di proseliti.

  28. fra Alberto ha scritto:

    guarda che la comunità scientifica, come tutte le realtà sociali che si pongono un fine

    Aridaje. La scienza non è un partito politico. Non ci sono ideologie, ma solamente varie teorie accreditate o meno accreditate. Il metodo scientifioc non è un fine, è appunto un metodo, nessuno pone la scienza come fine. Al limite il sapere.

    fra Alberto ha scritto:

    contro life

    Velo pietoso.

  29. chiara ha scritto:

    Dio manda il figlio per mandare un messaggio e dare un segno attraverso la sua uccisione previa tortura.

    Quindi già un dio cruento e capriccioso.

    Qual è la posizione di Gesù sulla schiavitù?

  30. Giovanni Fontana ha scritto:

    Qual è la posizione di Gesù sulla schiavitù?

    A parte che ai tempi di Gesù il concetto di schiavitù era ben diverso da quello di oggi ma tu, caro il mio sapientino, non conosci la Bibbia a memoria? :-

  31. chiara ha scritto:

    Dio manda il figlio per mandare un messaggio e dare un segno attraverso la sua uccisione previa tortura.

    Si, hai letto anche tu qualcosina ma ti è sfuggito qualche punto, non è proprio così e Gesù dice chiaramente il motivo della Sua venuta.

  32. tenkiu ha scritto:

    chiara ha scritto:
    Gesù dice chiaramente il motivo della Sua venuta.

    E Dicci dicci…
    tenkiu ha scritto:

    Si, hai letto anche tu qualcosina ma ti è sfuggito qualche punto

    Sono duemila anni che a tutti sfuggono ‘sti punti. Anche ad Agostino dicevamo (che pure lui, com’è noto, aveva letto qualcosina).

  33. chiara ha scritto:

    tenkiu ha scritto:
    chiara ha scritto:
    Gesù dice chiaramente il motivo della Sua venuta.
    E Dicci dicci…

    Eh no! leggi leggi… 🙂

  34. chiara ha scritto:

    Sono duemila anni che a tutti sfuggono ’sti punti.

    A TUTTI?!!! a tutti chi!!!?
    L’é minga vero!

  35. fra Alberto ha scritto:

    @ Giovanni Fontana:
    Chi ha detto che la scienza è un partito politico, ci mancherebbe, è una serie di partiti politici o ideologici 🙂

    Maddeché?
    Il sapere non ha colore.

  36. Giovanni Fontana ha scritto:

    fra Alberto ha scritto:
    @ Giovanni Fontana:
    Chi ha detto che la scienza è un partito politico, ci mancherebbe, è una serie di partiti politici o ideologici 🙂
    Maddeché?

    Mi sa che vivi un po’ tra le nuvolette… e poi dici di non credere a Babbo Natale!

    Giovanni Fontana ha scritto:
    Il sapere non ha colore.

    Non dovrebbe aver colore, il punto è che glielo danno! 🙂

  37. Giovanni Fontana ha scritto:

    fra Alberto ha scritto:
    http://nondarmiragione.splinder.com/
    questo qui, già il titolo è tutto un programma:-)
    Uno tanto egoista da titolare “se ti ho insegnato qualcosa non è mio vanto” andrebbe solo trascurato.

    Altra vittima!
    Perché andrebbe solo trascurato? Al contrario, anzi!

  38. @ Giovanni Fontana:
    Fratello mio, il tuo sforzo di vedere nella scienza una disciplina pura è encomiabile, ma un po’ idealistico. In ogni campo del sapere c’è una finalità, altrimenti perchè vogliamo sapere? Il tuo tentativo è encomiabile ma non è, nella maggiorparte dei casi realistico, altrimenti questo è il DOGMA di FONTANA n.3 😉

  39. @ Giovanni Fontana
    Giovanni Fontana ha scritto:

    Ma guarda che arrogante che sei! Agostino, una delle migliori intelligenze, dici, non è riuscito ad astrarsi dal proprio tempo, mentre tu… Tu che sei un figone sì che ci riesci e interpreti le Scritture per quello che è il loro vero significato!
    È il primo dei vizî capitali… st’attento.

    Innanzitutto grazie per il figone!!!
    Il vizio correlato, oltre alla superbia, è quello della vanità… ricordi cosa dice Al Pacino nel film L’avvocato del Diavolo? La vanità è il mio peccato preferito.Giovanni Fontana ha scritto:

    Eccoci al punto! Allelujaaaa!

    Dunque l’unico modo per non farsi influenzare dal tempo è leggere, davvero, quello che c’è scritto: non fare interpretazioni che possono dire tutto e il contrario di tutto (e quindi essere influenzate dal pensiero del tempo).

    In realtà chi è riuscito a leggere il testo nel suo spirito è stato Gesù, per questo indico lui come unico criterio per leggere la Bibbia.
    😉

  40. fra Alberto ha scritto:

    @ Giovanni Fontana
    In realtà chi è riuscito a leggere il testo nel suo spirito è stato Gesù, per questo indico lui come unico criterio per leggere la Bibbia.
    😉

    …mmmmm!!! ho qualche dubbio che il Giovanni “si abbassi” e accetti Gesù come unico criterio per leggere la Bibbia… 😉

  41. fra Alberto ha scritto:

    @ tenkiu:
    Dico solo questo che quando avverrà, ovunque io sarò (e sarò molto lontano!) prenderò un aereo solo per incontrarlo e abbracciarlo!

    Non da solo!

  42. @ chiara:
    Magari lo fai gia…
    Quando leggi, prova a immaginare la scena, immedesimarti via via in ognuno dei personaggi diventando tu protagonista, vivendo così situazione e sentimenti, ed ascoltare quanto avviene dentro di te.

  43. fra Alberto ha scritto:

    In realtà chi è riuscito a leggere il testo nel suo spirito è stato Gesù, per questo indico lui come unico criterio per leggere la Bibbia.

    Anche Sant’Agostino, e lui insieme a tutti i santi della Chiesa, che ne sapevano certo più di noi, leggevano Gesù come il più grande sostenitore della tortura e/o uccisione degli infedeli.

  44. Giovanni Fontana ha scritto:

    leggevano Gesù come il più grande sostenitore della tortura e/o uccisione degli infedeli.

    E per te, chi è Gesù?
    Gradirei una risposta, per favore!

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