C’è una cosa che capisco, e non condivido, ovvero quel tipo di feticismo per i partigiani, a onor del vero in entrambi i sensi: a me stan simpatici tutti coloro che combattono o hanno combattuto contro una dittatura (forse non si potrebbe dire lo stesso di alcuni partigiani dei partigiani, chessò, castristi) ma son passati sessantascinque anni. La società italiana è cambiata, e non accetterebbe più gli omocidî mirati, il confino, le leggi razziali – soprattutto l’assenza della tanto svilita libertà di parola (freedom-is-just-another-word-for-nothing-left-to-lose). E non li accetterebbe l’Europa.
Però, come dicevo, lo capisco – come quell’altra faccenda dell’immutabilità della Costituzione – per uno Stato, come quello italiano, venuto fuori dalla sconfitta della seconda guerra mondiale, eccetera.
E ce n’è una che non solo non condivido, ma proprio non capisco: quelli che, dopo essersi riempiti la fauci di partigianierresistenza, raccontano che in Italia c’è una dittatura, e i tempi di Mussolini non erano così diversi…
Ecco, se io fossi un partigiano che ha combattuto contro il vero fascismo e per queste libertà – e visto che l’olio di ricino non va più di moda – una bella bastonata in bocca gliela darei.
Io non credo molto a questi studi, certo eresse belli conviene, sopratutto per le donne; ma se guardiamo i politici italiani sono molto brutti, tanto che er Berluska sembra bello. Non dimentichiamo Maurizio Costanzo che oltre ad avere soldi ha avuto un bel pf2 di mogli. E Boris Karloff divo del cinema horror? La bellezza maschile non va vista come quella femminile, un’altro attore che sembrerebbe brutto come Klaus Kinski, ho sentito donne dire che e8 un bell’uomo, ed anche io lo ammiro, preferirei assomigliare a Kinski che a Clooney; ma mi accontento di come sono.