Ivan, cui va tutta la mia invidia, è in volo per Chicago dove seguirà la notte elettorale.
C’è da dire che io non saprei spiegare a parole perché è bello seguire l’elezioni proprio da lì, essere vicino al cuore dell’America di Obama, mi appellerei alle sensazioni, alla comunione spirituale dello star lì.
Lui, invece, le ha trovate quelle parole, e ci ha anche fatto un bel post.
Ecco dove vado, ecco cosa vado a fare. Vado a vedere che faccia ha la speranza. Obama ha detto che la sua storia non sarebbe stata possibile in nessun altro paese al mondo, e certamente non sarebbe stata possibile nell’Italia di Berlusconi, nell’Italia degli establishment che vincono sempre, nell’Italia che trasmette il potere, le cariche e i soldi rigorosamente dai padri ai figli, che disprezza il merito e protegge le rendite di posizione, nell’Italia dei rifiuti e della camorra trionfante, nell’Italia che sottovaluta le donne, che umilia i gay, che dimentica i giovani, che discrimina apertamente le persone di un altro colore. Arrivo da un paese chiuso, vecchio e disperato e sono in pellegrinaggio, un pellegrinaggio umanista e laico, nell’attesa di vedere da vicino com’è fatta la speranza
Non condivido affattoil “BEL2 per il posto di scalfarotto soprattutto per la parte che inizia con “arrivo da un paese…..” e finisce “…di altro colore”- Caro Scalfarottodimentichi che arrivi da un Paese dove non c’è la pena di morte(in Usa si) arrivi da un Paese dove il servizio sociale c’è per tutti (in Usa solo con la carta di credito) etc. etc… Caro Scalfarotto ti dico come dicevo ai comunisti tanti anni fa quando magnificavano la vita in URSS. perchè se ti piace tanto non ci vai e ci resti?