interesse 4 su 5
Ieri notte ho sentito il discorso di Fini, e ho realizzato – una volta di più, ce ne fosse il bisogno – che io il mio Paese non lo capisco: perché non è soltanto il fatto che l’Italia è un Paese conservatore, come ho cercato di spiegarmi diverse volte, non basta.
Voglio dire: io sono una persona di sinistra, almeno nel senso in cui la sinistra è sempre stata intesa, e perciò è naturale che un discorso profondamente di destra – onorepatriaeffamiglia – come quello che ha fatto Fini a Mirabello non mi piaccia, per quanto ne risconosca la dignità politica: su immigrazione, legalità, ordem e conservação, dice cose completamente all’opposto di quella che è la mia cultura ideale di progressismo e vicinanza ai senza diritti.
Perciò io mi aspetterei che – dài, è ovvio – chi dice cose di sinistra dovrebbe piacere alla gente come me, Gianfranco Fini dovrebbe piacere alla gente di destra, e Silvio Berlusconi – per le ragioni che sappiamo tutti – non dovrebbe piacere a nessuno.
Invece Berlusconi piace a quelli di destra. Fini piace a quelli di sinistra. E la sinistra non piace a nessuno.
Berlusconi non piace a quelli di destra. Piace a quelli che ammirano i soldi, a prescindere da come sono stati fatti, il carisma, a prescindere dall’uso che se ne fa, il successo, a prescindere dalle persone su cui l’uomo vincente ha camminato sopra. E questi sono la maggioranza degli italiani.
il pezzo è simpatico e in larga parte condivisibile. Però l’analisi del discorso di Fini è monca. E’ vero che c’erano dio-patria-famiglia-legge-ordine. Ma c’era anche una rivendicazione dell’esigenza di modernizzare il paese (uso una formula per capirci).
Questa ovviamente è anche una dichiarazione implicita di aver fallito fino ad ora (e mi piacerebbe si imputasse soprattutto questa contraddizione a Fini, non solo quella di aver votato tutte le leggi ad personam), ma se si vuole fare un’analisi come se fosse arrivato ieri secondo me deve contenere tutti gli aspetti del suo discorso.
Champ scrive::
Marco, probabilmente ho fatto male a sottointenderlo, ma era proprio questo che intendevo definendo la posizione di Fini come quella che “dovrebbe votare la destra”. Lo dico nel senso di quell’abusata – ma che qualcosa vorrà dire – espressione di “destra moderna”.
Mi sembra però che nessuno dei passaggi condivisibili del discorso di Fini – che continuano a sembrarmi poco più che ovvietà , al di fuori dell’Italia – richiami concetti che Cameron, Merkel o Sarkozy troverebbero innovativi.
Qui il discorso si complica. L’esigenza di modernizzazione è di destra? In assoluto non lo so (non lo so veramente), in Italia secondo me no.
Sono d’accordo con Giovanni,
La sinistra non piace a (quasi) nessuno perché l’Italia è un paese visceralmente conservatore.
Le persone che pensano di essere di sinistra applaudono gente come Di Pietro e Grillo che sono profondamente di destra, ovvio che in un panorama così desolante un uomo di destra come Gianfranco Fini appaia uno di sinistra.
E il PD?
Se il più innovativo del PD è Chiamparino che ha 60 anni suonati, possiamo arrenderci subito sperando che Berlusconi risparmi i prigionieri …
Ma ricordatevi che… Fini vince sempre. L’han detto i sofrini:
http://www.ilpost.it/2010/09/05/fini-vince/
Che pezzo, che pezzo…
Enzo
Il problema alla base è che tu leggi il post
franco rivera scrive::
ma dove sarebbero i giovani destinati a diventare i politici di domani?
e, soprattutto, viene lasciato loro un po’ di spazio per dire qualcosa di nuovo?
tutti questi dalemifassiniweltronibersani, che li senti parlare e non ti smuovono niente dentro.
si sa che se Obama è arrivato fin là non è stato solo per il suo programma, ma anche per il modo in cui ha parlato, perché si vedeva che credeva alle cose che diceva, per la sua storia personale, perché ha detto “questa è l’America che sogno e che voglio”, perché ha il carisma di chi crede in quello che fa.
dove sono quelli così nel pd?
di Bersani mi piace tanto l’inflessione dialettale, ma non posso mica votarlo per quello.
insomma, non dico che aspetto l’Obama italiano, ma anche una sua pallida imitazione sarebbe una manna dal cielo.
Camilla scrive::
è triste ammetterlo, ma è cosi.
franco rivera scrive::
non ne sarei così sicuro, non su alcuni temi.
sul testamento biologico mi pare che la maggioranza degli italiani siano per la libera scelta, o forse ricordo male?
(qualcuno può darmi dei dati?)
quando sono stati fatti i referendum su aborto e divorzio i risultati ci sono stati.
mi sa che gli italiani diventano conservatori quando si tratta di metter mano al portafogli per pagare le tasse o la paga agli operai extracomunitari…
alcuni italiani sono ancora feudatari dentro.
meno male che almeno non c’è più lo ius primae noctis….
angia scrive::
controllato, ricordavo bene.
fini non piace a sinistra per diopatriafamiglia (ovviamente) ma per il solo fatto di dire (dire, eh!) che sia necessario tornare a far politica – e lo fa con proposte e prese di posizione molto differenti da quelle di silvio.
piace a sinistra perchè almeno con uno così ci puoi discutere: ti pare che berlusconi abbia idee da portare avanti?
io non voterei mai fini: ha retto il berlusconismo per 15 anni ed ora fa la verginella, con giustificazioni imbarazzanti (vedi dichiarazioni della perina) quando glielo si fa notare. ma con uno così si può discutere di cose concrete, con berlusconi si gioca a chi urla più forte o a ricordargli che non è un monarca assoluto cui è tutto consentito.
fini piace a sinistra perchè a i dirigenti della cosiddetta sinistra le cose di cui sopra non le hanno capite, e invitano alla festa del pd renato schifani.
mettiamola così: in italia ci sono quelli di destra, quelli di sinistra, quelli che fanno il tifo per silvio e i radical chic (oh, non ci volevo credere ma esistono).
Berlusconi piace ai populisti, soprattutto a quelli del sud, che non avendo una Lega da votare (comunque da non sottovalutare, per l’ormai conquistato radicamento sul territorio settentrionale), si attaccano a lui.
Fini rappresenta quella destra che in un paese normale, si contenderebbe con una sinistra normale il governo del paese.
Peccato che il primo sia schiacciato dal Berlusca, e la seconda sia stata affondata dai radical chic che ne hanno svilito messaggi e idee, facendo fuggire l’elettorato di riferimento verso altri partiti (o peggio verso l’astensionismo).
Non mi sembra che abbia fatto un discorso onorepatriaeffamiglia. Beppe Grillo è anche quello fortemente pecoraroscanizzato sull’ambiente e che con i ghost writer che scrivono elogi delle 35 ore che manco Bertinotti, eh.
La sinistra non piace a nessuno perché non offre una valida alternativa e non fa una seria e determinata opposizione: concorso con la teoria di Vendola. Per questo, credo che lui possa rappresentare la svolta, la novità , una ventata d’aria fresca. A me la sinistra di Vendola piace.
da osservatore esterno:
a me Vendola per quel po’ che ho visto nelle vostre televisioni nel web mi e’ parso un altro venditore di fumo, un po’ parolaio ma carente nei dettagli. non molto diverso da quando era nella FGCI….insomma, one step forward, two steps back…..
purtroppo a livello nazionale a sinistra si e’ intrappolati in corporativismi non meno paralizzanti che a destra.
Io a Fini riconosco il coraggio di smarcarsi da Berlusconi, il suo è stato un bel discorso di destra con una buona oratoria e tanta empatia.
A sinistra solo Vendola può salvare la situazione mentre nel Pd vedo bene Civati e Zingaretti, meno Renzi ( troppa spocchia).
Forza e coraggio :).
pare che a Bologna si sia già trovato un candidato destinato a diventare sindaco:
mi pare si chiami Cevenini.
il nostro ha già detto chiaro e tondo che se diventa sindaco non farà costruire la moschea (spero faccia chiudere anche le chiese, ce n’è una vicino casa che rompe i maroni ogni mezz’ora suonando le campane – anche di notte!!), ma soprattutto ha messo bene in chiaro che NON ci saranno matrimoni gay.
ecco la sinistra innovativa, che guarda al futuro ed è attenta ai diritti di tutti, belli e “brutti”.
ma i “Dico”, che fine hanno fatto?
ma qualcuno per caso sa dov’è andata la sinistra?
io non la distinguo più dal centro.
a volte la vedo anche a destra, cazzo.
però.
però li capisco.
devono portar via gli elettori alla lega che è già avanzata anche qui.
è pur vero che c’è anche gente come il sindaco di Pollica (purtroppo non ricordo il nome, e mi dispiace tanto), che è stato ammazzato perché aveva fatto bene il suo lavoro, e solo per quello.
la sinistra è fatta anche di gente capace (parlo di alcuni sindaci di cui magari si sa qualcosa solo quando finiscono sui giornali).
il guaio è che ai vertici ci sono quattro cagasotto che non sanno più che pesci pigliare.
mi sembrano criceti che girano dentro le ruotine nella loro gabbia.
a parlarne bene.
angia scrive::
si chiamava Angelo Vassallo.