Sì, l’idea di lasciare 8.346 posti vuoti era molto bella.
Essere fieri di essere una scritta
Quando uno dice di essere fiero di essere italiano, lì per lì mi stupisco. Quanto è stato fortunato. Aveva solo una probabilità su cento di nascere italiano e, guarda un po’, è proprio nato in Italia. Poi penso che la fortuna non c’entra, penso che forse sarebbe stato fiero anche di essere un copertone. È veramente strano che tutti siano fieri di essere quello che sono. Fiero di essere italiano, fiero di essere sovrappeso, fiero di essere poco obiettivo.
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World (cup) Map
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Se andate matti per le statistiche, e per le cartine – oltre che per il calcio – il link per seguire i Mondiali è questo. E poi, una volta lì, cliccare tutto il cliccabile.
La tastiera aggeggiata
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Alcuni avranno pensato che sono pazzo, gli altri non se ne saranno accorti: tutti questi segnacci che faccio (È É î – « ») dove li vado a pescare? No, non mi metto a fare “inserisci simbolo copia e incolla” né a fare Alt 145 ogni volta. È il tipo di cosa che qualcuno sa e dà per scontato, e gli altri considerano una stupenda novità sconvolgente. Per i secondi, lo dico.
Ci sono dei programmini per rimappare la tastiera, e scegliere a che lettera o simbolo deve corrispondere ogni tasto. Quelli smanettoni possono cercarsi il proprio, e riconfigurare la propria tastiera come vogliono; però ho pensato che a qualcun altro – più pigro o meno capace – potrebbe interessare il file d’installazione della mia tastiera, così ve l’allego qui sotto, per chi lo volesse.
La tastiera è la classica tastiera italiana con le 6 modifiche che interessano a me:

- “È” al posto della “ç”, quindi con shift + “ò” viene la È maiuscola accentata grave (Verbo essere a inizio frase: “Non voglio. È sbagliato.”)
- “É” al posto della “§”, quindi con shift + “ù” viene la É maiuscola accentata acuta (utile solo per i titoli in maiuscolo: PERCHÉ AMARE IL CICLISMO )
- “«”, aperte virgolette basse, i cosiddetti caporali, con alt gr + “,” viene « aperte virgolette (Mario mi ha detto: «vieni al mare?»)
- “«”, chiuse virgolette basse, i cosiddetti caporali, con alt gr + “.” viene » chiuse virgolette (Mario mi ha detto: «vieni al mare?»)
- “î”, solo per maniaci, con alt gr + “ì” viene la î col circonflesso (plurale delle terminazioni in -io: i principi non vengono meno ai loro principî)
- “–” la lineetta, con alt gr + “-” viene la lineetta (utile per gli incisi, o per l’introduzione del discorso diretto, in opposizione al trattino: sono andato al mare – a Fregene – con un anglo-italiano)*
Bisogna cliccare qui -> TASTIERA AGGEGGIATA <-
È un file zip da salvare (salva con nome) ed estrarre da qualche parte (tasto destro sul file, estrai) dopodiché bisogna cliccare su “setup” contenuto nella cartella e installare. Dopo aver fatto quest’operazione bisogna andare sulle impostazioni della lingua e scegliere come lingua predefinita “italiano – custom” oppure “italiano – aggeggiato”. A quel punto la nuova tastiera sarà quella predefinita e basterà riavviare perché entri in funzione.
*di lineette ce ne sarebbero diverse, particolare l’uso in inglese: l’approssimazione a due – lunga-corta – mi sembra la migliore.
Passa quella palla, Steve
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Steve Jobs ha detto che non vuole vivere in una nazione di blogger. In più ha aggiunto che oramai le persone sono bendisposte a pagare per le notizie. Io mi ero fatto l’idea che avesse torto su entrambe le cose, e anche quella che di questa mia opinione non interessasse a nessuno. Però visto che al Foglio mi hanno chiesto cosa ne pensassi io, assieme a tanti altri, ho provato a spiegar loro che secondo me è come una partita a calcetto:
C’è un sacco di gente che gioca a calcetto, di domenica sera. Qualcuno anche di mercoledì. Si diverte un sacco, e non pretende di essere pagata. Lo fa perché si svaga, perché così si conoscono tante belle persone, e anche perché confrontarsi sul campo è sano e utile. Poi, certo, ci sono quelli che giocano male, o che finiscono a insultarsi per un rigore non dato: ma io quelle partite non le vado a vedere, e sarebbe sciocco dare la colpa al calcetto se qualcuno gioca nel modo sbagliato. In fondo gioca chi vuole, e chi non vuole si dedica ad altro. Infine ci sono i calciatori che vengono pagati, perché sono più bravi degli altri – o almeno così dovrebbe essere – e quindi quello è il loro mestiere.
Perciò io non capisco perché Steve Jobs non voglia vivere in una nazione di giocatori di calcetto. Ma mi sa che quel ragazzo abbia saltato lo squalo da un po’: almeno da quando – con l’interdizione del porno su iPad – ha smesso di indovinare cosa poteva piacere ai suoi clienti, e ha iniziato a stabilire cosa doveva piacere loro. Di più: secondo me questa volta non l’ha neppure azzeccata. Se ne sono provate tante, principalmente tre: articoli a pagamento, donazioni degli utenti, e pubblicità. Jobs – con iPad – sta puntando sulla prima, quella che ha funzionato di meno: “la gente è disposta a pagare”. Bisognerebbe inventarsene una quarta e una quinta, ma nel frattempo – se dovessi puntarci un dollaro – io scommetterei sulle altre due. Insomma, passa la palla, Steve.
Qui l’articolo originale, con il contributo di altri giocatori di calcetto.
Segrete, draghi e palloni
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Mi rendo conto che sia un’intersezione difficile, e così a primo pensiero me ne viene in mente soltanto uno, ma se c’è qualcuno là fuori che è appassionato di calcio e anche di Dungeons & Dragons deve – ripeto DEVE – andarsi a leggere questo post, dove diversi giocatori sono raccontati come se fossero personaggi del gioco di ruolo:
Traduco qualche esempio, ma poi ci sono le storie:
Wayne Rooney: Guerriero, 37° livello, Caotico buono;
Kakà: Monaco, 39° livello, Legale Buono, equipaggiato con la Veste della Vera Appartenenza (+4 Classe Armatura, +20 velocità di movimento, +11 di reputazione fra i seguaci del Vero Credo);
Pippo Inzaghi: Mago, 19° livello, Neutrale Malvagio, equipaggiato con gli Stivali della Nascita Fortunata (+11 posizionamento in combattimento);
Gli allineamenti, comunque, sono la cosa più azzeccata c’è anche Rafa Benitez caotico neutrale e Messi neutrale: io sono sempre stato neutrale buono – che noia eh? – tipo Marco Delvecchio. Comunque io Inzaghi l’avrei messo ladro.
Intimissimi
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Ok, la colpa la dovete dare ad Agnese, Izzo, Ben, Filippo, e soprattutto a Saverio. Mi hanno detto che la ragione per la quale ho dato 1 di interesse per la storia di Laura – e cioè che riguardasse troppo me – non era una buona ragione. Io ho detto loro che quello che non voglio, mai, è fare un blog intimista, che al limite quelle cose lì le metto su Friendfeed. Però lui – Saverio – mi ha detto che, così, lui e gli altri che non leggono friendfeed si sarebbero persi la storia di Laura.
Ecco, perciò ho deciso di fare un post intimista. E la cosa più intimista che mi venga in mente ora è questa: che io, un annetto fa, ho scritto un post eccezionale. Ti pare? Lo dici di una cosa che hai scritto tu? Eh, oh, sì. Che poi quello lì, Scialocco, sennò mi fa il verso «il solito modestone». Perciò sì, lo penso, è proprio un post eccezionale. E penso che non abbia causato gli sconquassamenti che avrebbe dovuto: ok 130 commenti, ma quelle son le solite baruffe fra amici che si fan su questo blog. Per dire, io non mi capacito di come la gente – dopo averlo letto – posso essere ancora cattolica (o protestante, o testimone di Geova, o tutti quelli che credono a quella marachella del libero arbitrio).
No, lo so, ora voi pensate: «è simpatico, senti che cose strampalate dice per scherzo». Nono, vi allarmo: le penso davvero. Vabbè, il post si chiamava “Arbitro venduto” ed è eccezionale (l’ho detto?). Ecco, andatelo a leggere (e smettete di essere cattolici).
Avete capito? Cliccate QUI.
Geova non voleva che si sposasse
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Ero ad Atripalda (AV), il primo di Gennaio, Emidio torna a casa e ci racconta questo:
Mi hanno detto che io li ho molto fatti soffrire. Mia madre, quando alle assemblee vede un fratello di 30 anni che fa i discorsi, pensa che io con le mie capacità avrei potuto fare grandi cose. Ho risposto che voler bene ad un figlio significa gioire per i successi che lui reputa tali, non per quelli che i genitori desidererebbero per lui.
[…] Alla fine gli ho chiesto se l’amore che loro hanno per Geova è più di quello che hanno per me. Mi hanno risposto che ovviamente è così e che Geova gli ha dato la vita, come potrebbe essere diversamente.
Il giorno dopo si decide ad aprire il suo blog, incubato per diverso tempo, il Disassociato.
Sarò ad Atripalda anche questo sabato, indovinate perché.
Geova non voleva che si sposasse: Emidio 1 – Geova 0
Hanging
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Domani si vota in Inghilterra, oggi leggetevi questo per capirne qualcosa.
(Io spero che vinca quello che perderà, cioè Brown).
Per quelli che si stava meglio cinquant’anni fa
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Menomale che c’è Fabrizio che funge da nostro lettore extrasensoriale e selezionatore delle cose in tedesco:
Spiegel fa un confronto interessantissimo per tutta una serie di beni di primo consumo nel 1960 e oggi; E il confronto lo fa non in Euro ma in minuti di lavoro necessari per comprare l’articolo in questione.
E si scopre che i prezzi sono diminuiti tantissimo: un chilo di pane è passato da 20 a 11 minuti, le uova da 51 a 8, la benzina da 14 a 5, una TV da 351 ore a 13, il cinema da 38 a 28. Diminuzioni in alcuni casi decisamente clamorose, visto che si tratta non di qualche per cento in meno, ma di fattori 5x o 10x.