Ultimo discorso registrato

Paolo Madeddu su Macchianera:

Anche se Volavola è proprio da schiaffi: “Vola il pavone e vola il cardellino” – seguono puttanate sul grano e la farina, da canzone popolare antica confezionata per lo sdilinquimento degli amichetti del Tenco – quando poi partono i mandolini e le Sparagnate, vien proprio da mandarlo affanculo, al vecchio Ciccio. E alla fine, perché no? Ogni uomo manda affanculo la cosa che ama, diceva (all’incirca) Oscar Wilde: il problema è liberarsi della ragazza la cui faccia ricorda il crollo di una diga, degli aerei che stanno al cielo come le navi al mare, dei matti che vanno contenti, e persino degli uomini col machete sui fuoristrada. Okay, fatto – vaffanculo, Francesco De Gregori. Fottiti, Principe, Bacio Perugina in carta stagnola rossiccia, tu e il tuo elegante articolino sulla “gente senza cuore in giro per la città”. Vai in mona, col tuo sospiro sulla “sinistra che era paralizzata e la destra che lavorava in certe stanze stanche dove discutono di psichiatria, terrorismo e fotografia”. Va’ a dà via i ciapp, con le tue musiche orrende, pensate in mezzo minuto, che quella meno scontata è un esercizietto di ironia intitolato Carne umana per colazione – e suona come Live is life, mondo schifoso. Vattela a pijà ‘n der culo, De Gregori, che dispensi con abilità frasine a effetto tue o scelte laddove il tuo laureato pubblico le potrà riconoscere (“Non ci si può bagnare per due volte nello stesso fiume”). Vacci, Francesco, tu e quel poetarvi addosso che Berlusconi realmente non può chiedere di meglio. Vacci con Walter e Nanni e tutti gli amichetti – e se ci trovate anche dei fiori in questa storia, sono vostri.

Queste sono chiacchiere melliflue e tanto paracule quanto gli ultimi dischi del presunto* De Gregori ai degregoriani comeannoi. Qual miglior artifizio del cercare di beccare tutte le citazioni? Bene. Però c’è tanta di ragione in essi, tante parole ammodino. Perché er Principe che fine c’ha fatto? Effettivamente, sta roba nun la fa più: insomma, tutto quel che resta è tutto quel che, ora, manca; tutto quel che avevi.

*Perché presunto? Ovvio, perché De Gregori è morto – ucciso dai suoi ultimi LP – dopo Amore nel pomeriggio. Avete presente la storia di Paul McCartney? Eh, si son sbagliati. Era Degregori. De Gregori è morto. Anzi, De Gregori era morto. L’ha scritto pure lui.

E così via

È chiaro che non si poteva andare a dormire prima di questo:

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Ma ora come si fa a non aspettare di sentirlo parlare?

(certo che la forma dell’annuncio è molto ridicola: «secondo la CNN Obama è il primo afroamericano a vincere una nomination presidenziale!» Accidenti, vien da dire, l’ha scoperto ora. La notizia è un’altra.)

Checca isterica

Fra le espressioni che in due o tre parole riescono a racchiudere il più sciatto peggio di ogni cosa, questa è la più miserabile.

24%

Oggi c’è stata una tappa bellissima, a vederla dal vivo  sarebbe stata ancora più bellissima.

Ripicche

A proposito di complotti (belllo il link indietro), ieri il sito è stato down per un boicottaggio di chiara matrice romanista.

L’udienza è tolta

Oggi che ha perso la maglia lo si può dire, così è deciso: qui si tifa Pellizzotti.

(Sempre che Di Luca non si prenda una gastroenterite, nel qual caso il solito grande amore: forza Paolino!)
Sì, qui si tifa per gente che non vincerà mai.

Lo stato delle notizie

La cartina del mondo fatta in base al numero di secondi dedicati a ogni stato dai media americani:
la grande chiazza viola sono gli USA stessi, quella verde l’Iraq.
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(Il mese in esame è il febbraio 2007 – l’intero video qui)