Sarà contento Gad

Sulla pagina Wikipedia del programma di La 7, L’Infedele,  si legge la seguente descrizione:

“L’infedele” è una trasmisssione smaccatamente finalizzata a portare voti alla sinistra terremotata filo-comunista ed è apertamente anti-berlusconiana, infatti tutte le puntate, più o meno velatamente, hanno un tema unico: sputtanare Berlusconi politicamente, privatamente, esteticamente, sessualmente, culturalmente, ecc… A differenza di altre trasmissioni come “Anno Zero” e “Tg3″, questa trasmissione propagandistica comunista viene trasmessa su una tv privata e pertanto non è finanziata da noi poveri cittadini italiani imbecilli che pagano il canone RAI.”

«Seguite quell’uomo!»

Questo signore, qui a fianco, come potete vedere guida un taxi: l’altro giorno ha rinvenuto sul sedile posteriore del mezzo una valigia lasciata da un precedente cliente. Per capirne la provenienza, l’ha aperta, e c’ha trovato l’equivalente di 27.000 euro.

Non pago, ha deciso di restituirla al proprietario che – forse – ne aveva meno bisogno di lui.

La storia non finisce qui: la notizia finisce su qualche giornale argentino, e qualcuno decide di aprire un sito per fare sì che quel gesto non rimanesse soltanto un gesto: ognuno dona quel che vuole, e leggere la pagina delle donazioni è sia bello che divertente – c’è chi dona soldi, chi dona un monitor, chi dona un segnale luminoso da mettere sopra il taxi per dire che è libero, e chi gli dona la maglia della propria squadra di calcio. Quello che lavora in un negozio di scarpe gli regala un paio di mocassini e quello che fa l’arbitro gli promette di arbitrare gratis una sua partita di calcetto…

Per ora il valore delle donazioni è arrivato a 23.000 euro: se continua così, nessuno potrà dire che sarebbe stato meglio che facesse il furbo…

>Source: 1<

Dio e il Pi greco

Immerso nelle mie varie letture mangiapretesche,  leggevo che nella Bibbia – per due volte, qui e qui – Dio sbaglia la cifra di Pi greco.

Allora mi sono ricordato di quella specie di filastrocca molto carina che avevo assimilato – una di quelle cretinate che imparo a memoria – e che però non avevo mai messo sul blog; e anche se non siete Dio, può essere utile* per ricordarvi le prime quindici cifre del Pi greco. Fa così:

Tre, imperfettibile è degno archetipo di quella serie che svela – volgendo circolare – mirabil relazione

Che è la descrizione di ciò che il Pi greco è, ma è anche il Pi greco stesso – perché se contate le lettere di ogni parola contenuta nella frase, avrete:  tre, (3,) imperfettibile (14) è (1) degno (5) archetipo (9) di (2) quella (6) serie (5) che (3) svela (5) – volgendo (8) circolare (9) – mirabil (7) relazione (9), che sono anche le prime quindici cifre di Pi greco.

Perché Ï€ = 3,14159265358979…

*E se non trovate alcuna utilità nel ricordare le prime quindici cifre del Pi greco… vuoi mettere quanto ci si può bullare con gli amici..?

Cruz Vermelha

Stavo vagando per il sito dell’agenzia d’immagine a cui Amnesty aveva commissionato la campagna del post precedente, e mi sono imbattuto in questo spot, che raccontava un’iniziativa della Croce Rossa portoghese.

Questo Natale, in un grande centro commerciale di Lisbona, la Croce Rossa ha aperto un negozio in cui si vendeva un solo articolo: la speranza. Vorrei raccontarvelo, ma il video (hanno anche scelto un brano dei Sigur Ros!) lo fa molto meglio di come lo farei io:

Le belle idee come questa mi commuovono un po’, sempre. Io ci credo al mondo.

«They will in a minute»

Da un bel po’ di tempo tormento tutti i miei conoscenti con la più bella conferenza mai tenuta: stupenda, ispirante, gioiosa, divertente. Quelli che riuscivano a scamparla lo facevano con la solita scusa del non sapere l’inglese, ora l’ho trovata sottotitolata in italiano!

Sì chiama “Come la scuola uccide la creatività”, davvero, prendetevi questi 17 minuti. Garantisco che neanche uno se ne pentirà:

Votatemi

Luca, un mesetto fa, ha squarciato la mia serenità chiedendomi: «ma tu alle europee cosa voti?».
Ho pensato: “ah già”. Quindi ho iniziato, riportato alla cruda realtà, a pensarci. E stasera m’è saltata in mente quest’idea.

Un fatto che m’ha sempre dato fastidio era come il campo elettorale fosse l’unico (insieme a quello religioso) dove chiunque, anche non sapendone veramente nulla, sentiva la propria opinione sufficiente, la propria competenza ragguardevole, i consigli di chi ne sapeva di più non necessari. In genere l’approccio dogmatico che vado criticando da qualche mese a questa parte. Ovviamente ci sono opinioni personali su cui uno fonda questi principi che poi lo portano a votare in un certo senso, ma ho sempre avuto l’impressione che le cose andassero nel senso opposto.

Siccome ultimamente (dove per ultimamente si intendono gli ultimi 9 mesi) sono stato molto lontano dalla politica, volevo applicare a me stesso quel teorema, e cioè: chi devo votare?

Io vi spiego quello che penso, così, con le mie poche nozioni: poi voi mi dite cosa sbaglio, cosa dovrei fare, se c’è questa cosa che non ho considerato eccetera:

radicaliIo, così, senza nessun suggerimento, voterei i radicali.
Hanno sempre fatto tante cazzate (ma anche tante cose buone), però sempre in buona fede.
Poi, ora come ora, la cosa che mi ossessiona di più è la religione: meno ce n’è, e melgio è. Fare un salto in Medio Oriente a dimostrazione. Più in genere penso che i miei buoni amici credenti farebbero del bene anche se non credessero in Dio; mentre i miei nemici (Bin Laden, I coloni di Hebron, Ahmadinejad) credenti, sarebbero molto meno portati a fare del male se non credessero in Dio. Insomma, la so tutta la storia del voto buttato, ma almeno voto tranquillo. [il simbolo non è questo, ma questo mi piaceva di più]

pdIdealmente (molto idealmente) sarebbe il mio partito: in genere sono rimasto deluso (che novità eh?) dal PD, e nella circoscrizione centro non posso neanche dare la preferenza a Scalfarotto o alla nuova arrivata Serracchiani, ventate d’aria fresca, ma soprattutto le persone alla forma delle quali doveva essere costruito il PD perché non mi deludesse.  Laicità, europeismo, buone abitudini. Cose tremendamente minoritarie in tanto del resto del PD. Ovviamente non sono l’amante (scemo) deluso: non spero nella disfatta, ma anzi più voti prende più sono contento. Insomma, se mi date dei buoni argomenti mi convincete a rimetterci la croce.

idv Lo metto perché un sacco di gente, per bene, che conosco sta per votarli: quindi son io che non capisco. Ma no, questi credo proprio che sia difficile convincermi a votarli. Diciamo che un partito che ha sull’immigrazione – tema su cui io penso la cosa più ovvia: io ho più diritto a questa terra perché ho avuto il culo di nascerci? naaa – le posizioni della Lega, non può essere il mio partito. Il nome fa schifo (Valori, dopo “onore” la parola più reazionaria dell’intero vocabolario italiano),le candidature sono sempre più berlusconizzate (e le Tonino’s angels, e la tipa dell’Alitalia [era pure del Grande Fratello o mi sbaglio con qualcos’altro? etc.] e i magistrati) hanno un’idea di giustizia medievale: se devo votare un partito di destra – ma soprattutto iperconservatore – vabbè, ho capito, la smetto.
Poi, figuriamoci, non potrei mai votare un partito il cui leader non parla italiano.

sinistra-e-liberta A naso mi starebbero simpatici, già poi il fatto che a sinistra si torni a usare la parola “libertà” mi farebbe piacere. Poi considero i Verdi il partito dalle più grandi potenzialità non sfruttate, che ovviamente è un bene ed è un male. Che un vero partito dei Verdi, progressista, lontano dalla sindrome NIMBY sarebbe un patrimonio per l’Italia, come in molti altri paesi europei. Però, effettivamente, le persone sono sempre le stesse, quelle che hanno fatto di tutto perché i Verdi non fossero quella cosa lì.  Vendola m’è sempre piaciuto, molto: anche quando non condividevo tante delle cose che diceva. E pure Boselli che tutti hanno sempre criticato, ok, capisco il perché, macchissene. Poi un paio di persone che se ne intendono m’hanno detto che non c’è da fidarsi, con argomenti anche ben argomentati. Però, insomma, spiegatemi.

rif-comuni Partiamo da una considerazione: io sono convinto che dentro a Rifondazione Comunista ci fossero delle persone per bene, che davvero in buona fede, pensassero di non fare il proprio, ma di migliorare il mondo così. In Sicilia c’era gente, anticomunista d’ispirazione, che votava lì perché sapeva che erano gli unici che non rubavano. E quindi va bene. Ma come faccio a votare un partito che sta sempre, sempre, dalla parte sbagliata? Quando c’è un dittatore, c’è sempre da scontare qualcosa al dittatore. I diritti delle donne, e degli omosessuali sono importanti, ma solo in Italia. E poi come ci si fa a (ri)alleare col partito più stalinista che c’è: i Comunisti Italiani. Quelliche erano contro la (giusta) guerra in Jugoslavia, però si astennero perché il Partito-dettò-la-linea (la scritta, all’università “Rizzo pelato, servo della NATO” fu grandiosa: c’è sempre uno più puro, no?). Grandi fan di cuba, e vero partito omofobo a sinistra “i diritti degli omosessuali non sono una priorità”. Insomma, la vedo veramente dura convincermi a.

berlusconi

Ma scusa, quindi: tu non la voteresti una destra moderna, liberale e libertaria, quello che è – ovunque – la destra in Europa sui diritti civili, coppie di fatto, laicità? Sì, potrei anche. Appunto.

Esclusi anche questi.

*

Mi sembra, quindi, che le scelte verosimili si riducano a tre: ma non mi stupirebbe scoprire che ci siano altre liste che potrebbe avere un senso votare, e che io non conosco per niente.
Cosa non ho capito? Cosa ho trascurato? Cosa ignoro?

Tu che sei negro

Ma perché quelli che dicono «di colore», quando incontrano per strada un nero che non conoscono, gli danno del tu?