Due ragazze francesi sono andate in giro con niqab (il burqa con la fessura per gli occhi) e minigonna, per protestare contro il divieto di burqa imposto in Francia. Quelli contro cui protestavano si sono fatti una risata, quelli con cui solidarizzavano l’avrebbero ammazzate.
Se anche uno solo di voi, uno che fosse uno, prova ad azzardarsi a dire qualcosa, a ritenere inappropriato, a fare i mille distinguo sul perché per Berlusconi è diverso, a puntualizzare quella cosa lì – invece del contenuto sessista e dell’ironia da cavernicolo; se anche solo uno si mette a puntare il dito, a dire che dovrebbe avere rispetto, a sbandierare le millemila dichiarazioni di sdegno che seguiranno dal Vaticano quando per tutto l’anno – e giustamente – state a dire che ce ne dobbiamo fregare di cosa dice il Papa; se anche uno solo inizia a gettare nella spazzatura dell’indecoroso dibattito che seguirà la stracciatissima parola “indignazione” per la bestemmia detta da Berlusconi, io vi prometto che vi vengo a cercare, casa per casa, per appiccicarvi sopra la fronte un’etichetta con scritto “LA BINETTI VE LA MERITATE TUTTA”.
Tutti quelli che vivono all’estero vi diranno che la liberazione è non stare dietro alle piccole beghe di paese della politica italiana, perché le dieci pagine quotidiane di cronaca politica che hanno tutti i giornali, tutte le singole dichiarazioni di Maroni (o chi per lui), in un orizzonte più ampio hanno valore zero.
Io, poi, aggiungo che c’è un’altra ragione: che l’Italia è un Paese conservatore, ma nel senso più preciso del termine. Fa le cose che fanno gli altri Paesi, ma con trent’anni di ritardo. Quindi viva l’America di Obama, e chissene – un chissene da scontare per trent’anni – dell’Italia di Berlusconi.
Ma su quel discorso lì, della sopravvalutazione della cronaca politica, c’è dell’altro. C’è che l’enormità di questioni avvicendatesi quest’estate a dominare il dibattito pubblico, poi, si possono riassumere in quindici minuti.
Vi direi: “beati voi che siete andati al mare”, ma a me il mare non fa impazzire.