Digito ergo sum

interesse 3 su 5

Qualche giorno fa è successa una cosa particolare. Ve la spiego con una premessa: questo blog è un blog che potremmo definire medio, non è di quei blog che hanno decine di migliaia di lettori ma non è neanche un diario strettamente personale che leggo soltanto io e qualche amico. Ho la fortuna di avere qualcuno che mi legge, e soprattutto di avere persone che stimo che mi leggono. E poi è tutto fuorché un blog storico: siamo giovani, Distanti saluti ha più un anno e mezzo che due anni.

Quello che però ho sempre rivendicato, ed è il motivo per cui ci dedico molto tempo a provare a rispondere a tanti, è la straordinarietà dei commenti – o più precisamente ancora, dei commentatori – di questo blog. Ne abbiamo parlato in più d’una occasione con Francesco, che quanto ai commenti ha un approccio disincantato e completamente diverso dal mio, e avendo seguito alcune non-discussioni sul suo blog devo dire che è difficile biasimarlo. Non so perché mi sia capitato di avere dei commentatori così interessanti e simpatici – e, se mi si permette, devoti al dialogo –, nessuno dei quali mi ha dato l’impressione di odiarmi di odio vero (vabbè, uno c’è, Tenkiu, la fondamentalista cristiana, ma anche a lei mi ci ero [quasi] affezionato) come invece ho più volte visto succedere ai denigratori professionisti di Francesco.

Non credo che sia per ciò che scrivo, su alcuni temi – le donne e gli omosessuali nell’Islam, ad esempio, o l’aspra critica al Cristianesimo e tutte le religioni – ho delle idee che difficilmente trovano cittadinanza in qualcuno degli schieramenti politici classici di inizio XXI secolo: basti pensare che la persona che ha fatto più commenti su questo blog, avevo un giochino per controllarlo, è un frate, Alberto, con cui ci prendiamo a cazzotti (immaginarî) a ogni discussione, e che avrebbe delle buone ragioni per essere arrabbiato con me: perché gli faccio pagare in ogni discorso che facciamo, anche più del giusto, quella tunica (in un lapsus avevo scritto “quella tonica che porta”, forse per Fra Alby sarebbe perfino più azzeccato) che porta – basti pensare che in ogni email che gli mando al posto del canonico (!) come va?, comincio, invariabilmente, con qualcosa come “brutto stupratore di bambini, quanti violentati oggi?”.

Eppure c’è qualcosa di incantevole e prodigioso in come funziona tutto ciò, mi ci ha fatto pensare un commento di una persona silente che non era mai intervenuto ma – lateralmente a un’altra questione – ha detto, più o meno, che a lui non interessa molto quello che scrivo ma l’interplaying con i commentatori abituali. Un concetto divertente, anche nella sua espressione, al quale mi sono affezionato. Ho pensato che un giorno dovrò fare un’enciclopedia dei commentatori abituali, da Angia a Scialocco – passando per quelli che vanno a periodi, come Franco, o quelli ultimamente più latitanti come Rosa – in cui provo a raccontarli come li vedo io, e con la loro lingua.

Naturalmente era già successo che incontrassi qualcuno che ho conosciuto sul blog, direi un paio di dozzine di volte, ed è sempre stata una sorpresa in positivo. Per alcuni di questi, come Max e Marco, posso dire che sono diventati degli amici, ho dormito da loro – a 7 mila chilometri di distanza l’uno da l’altro –, e soprattutto che mi hanno insegnato tantissime cose. La cosa che non era successa, però, fino a qualche giorno fa – almeno che io sappia – è che due persone che si erano conosciute sul blog si incontrassero fra loro e indipendentemente da me, Angela e Ilaria – magari si saranno trovate antipaticissime –, il che mi ha fatto sentire un po’ di meno il padrone di casa qui, la miglior cosa che possa succedere. Conoscevo una coppia che aveva chiamato il figlio con il nome della città in cui si erano conosciuti: il giorno in cui qualcuno si incontrerà, si sposerà, e chiamerà il proprio figlio Distanti saluti capirò che è arrivato il momento di togliermi di mezzo.

p.s. Visto che ci sono, e che so che un sacco di gente preferisce leggermi via feed, ho pensato di linkare il feed dei commenti, che non avevo mai pubblicato: eccolo qui.

33 Replies to “Digito ergo sum”

  1. Ilaria è simpaticissima.
    anzi, spero di rivederla presto per mettere a punto quel progetto.
    devo trovare il tempo.
    ora come ora sono troppo presa dal mio meraviglioso lavoro.
    (ciao Ila!)
    mi ha fatto tanto ridere il modo in cui apostrofi fra Alberto, anche perché sono sicura che ne ride anche lui…e colgo l’occasione per salutarlo (sempre che non sia in ririto spirituale sul monte Tavor..;-).
    in quanto alla tua speranza che qualcuno possa chiamare il proprio pargolo “Distinto Saluto” (a meno che non sforni due/tre gemelli ci vuole il singolare, no?), lascia perdere, suona troppo male.
    quale sarebbe poi il nomignolo, Disty? Salù?
    naaaa, troppo brutto.
    io proporrei “Ayaan” per le bambine.
    i bambini…bò.
    a me piace “Dunf”, è breve e ispira simpatia.
    😉

  2. Beh, molto carina l’idea dell’enciclopedia dei commentatori… e se qualcuno dovesse chiamar suo figlio “distanti saluti” sarebbe lui a doversi togliere di mezzo ahaahhaahhahahah.

  3. Da commentatore che ti ha “hijackato” un intero thread..non so perché qui si riesca a discutere così bene.

    Forse perché tutto sommato il numero di commentatori è piuttosto limitato per thread (il che aiuta), perché sono arrivate le persone giuste, perché in ogni caso c’è voglia di mettersi in gioco in maniera intelligente.

    Non è un caso unico, ovviamente; un altro sito con una dinamica simile è quello di noisefromamerika.org, dove i commenti sono spesso tanto interessanti quanto il post originale.

    Comunque, questi sono i miei 2 cents 🙂

  4. Ehy, ho detto che mi interessa meno quello che scrivi sul Post, ma effettivamente non ho letto che una volta là, mentre ovvio che leggo qui.
    Confermo però che parte dell’interesse è davvero l’interplaying tra i commentatori e, so che non ti sentirai sminuito, non solo funziona incredibilmente bene ma senza i tuoi lettori, da Angia a Scialocco passando per fra’ Alberto e Max e tutti quanti, non sarebbe lo stesso.
    Ciao

  5. fra Alberto scrive::

    @Giovanni
    Pensavo citassi le nostre grigliate…

    hai allevato una serpe in seno, caro Alby…
    neanche ricordarsi delle vostre grigliate….
    potresti elencare tu il menu?
    che fame!……

  6. @ angia:
    Si é pappato per ben due volte una carretta di salsicce e bistecche, una volta é venuta anche Chiara e una volta siamo andati a mangiare in un ristorante libanese (indimenticabile!) con Gabriele, un mio amico, beh lí bisogna riconoscerlo ha pagato Giovanni…
    🙂

  7. Beh, angia, a questo punto anche noi (che ci siamo trovate simpaticissime) replicheremo sicuramente, inaugurando questa nuova serie di incontri senza il padrone di casa.
    Alberto è ben accetto ovviamente, ché mi pare una buonissima forchetta, così come lo sono i vari hijacker come Luca, e tanti altri. E così faremo noi l’enciclopedia vivente dei commentatori, chissà.
    Forse Giovanni è riuscito a unire i suoi lettori non solo nell’interplaying, ma anche nell’interplating (ehm, scusate).

  8. @ ila:

    ma certo Ila, gli incontri con gente simpatica son sempre belli, con o senza padrone di casa.
    Alberto è senz’altro benvenuto, se passa da Bologna gli offriamo la migliore mortadella e la pizza di Altero….o preferisci le piadine con il crudo e lo squacquerone, o le tigelle col pesto bolognese, o i tortellini col ragù?
    no problem, Alby, “chiedi e ti sarà dato”.
    😀
    poi chiunque sia dotato di sano appetito e senso dell’umorismo potrà unirsi alla compagnia, se vuole.
    a proposito di appetito, oggi mangerò benissimo…slurp!
    buon pranzo a tutti!

  9. Fra Alberto scrive::

    il 20 di ottobre passo da Bologna…

    passi nel senso che ti fermi alla stazione in attesa della coincidenza per il Monte Tavor?
    😀
    è un mercoledì, quindi sia io che Ila lavoriamo, ma un aperitivo veloce possiamo offrirtelo volentieri.

    Giovanni Fontana scrive::

    Possiamo anche stare tranquilli ché nessuna delle due ha figli!

    ma sei proprio cattivo!
    ohohoh…

    Fra Alberto scrive::

    (brindammo a Maometto chiaramente…)

    se solo lo sapesse il povero Benedetto….

  10. angia scrive::

    Fra Alberto scrive::
    il 20 di ottobre passo da Bologna…
    passi nel senso che ti fermi alla stazione in attesa della coincidenza per il Monte Tavor?
    😀
    è un mercoledì, quindi sia io che Ila lavoriamo, ma un aperitivo veloce possiamo offrirtelo volentieri.

    No, no, macché aperitivo! Qui ci vuole del gran MAIALE, com’è d’uopo per onorare il profeta.
    Quindi cena, altroché.
    Io faccio una ghiotta gramigna con salsiccia, indicatissima sia per il nome (!) che per gli ingredienti (vino e maiale).
    Se riesco, sarete miei graditissimi ospiti.

  11. ila scrive::

    No, no, macché aperitivo! Qui ci vuole del gran MAIALE, com’è d’uopo per onorare il profeta.

    ahahah

    ila scrive::

    Io faccio una ghiotta gramigna con salsiccia, indicatissima sia per il nome (!) che per gli ingredienti (vino e maiale).
    Se riesco, sarete miei graditissimi ospiti

    gramigna e salsiccia…mmmmm….che bontà.
    😀

  12. Giovanni Fontana scrive::

    Hai voluto il saio? E mo pedala!

    questa è davvero esilarante….

    Fra Alberto scrive::

    @tutti: sappiate che di solito ci va piú pesante

    ma se si vede lontano un miglio che ti vuole bene!

    ila scrive::

    Ok, allora cambiamo subito il nome: enciclopedia vivente dei martiri.

    ahahah, mi pare giusto.

  13. Fra Alberto scrive::

    @ angia:
    lo so che mi vuol bene, figurati 🙂 (altrimenti sarebbe gentilissimo!)

    la gentilezza arriverà, prima o poi…
    caro Alberto….consolati pensando che sei il primo martire di questo blog (escludendo tenkiu..)
    😀

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